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Mangia una ciliegia e soffoca: la corsa in ospedale è inutile, bimba muore a 2 anni

Una bambina di due anni è deceduta dopo aver ingerito una ciliegia durante la cena. Inutili i tentativi di soccorso da parte dei genitori e del 118.

Il dramma avvenuto durante la cena in famiglia

Una serata trascorsa in casa con i genitori si è trasformata in una tragedia per una bambina di due anni e mezzo, deceduta per soffocamento dopo aver ingerito una ciliegia. L’incidente si è verificato sabato 14 giugno, quando, secondo le ricostruzioni, la piccola si trovava a tavola con i genitori al termine della cena. L’ingestione accidentale del nocciolo ha causato un improvviso blocco delle vie respiratorie.

Accortisi della situazione, i genitori hanno tentato immediatamente di soccorrerla e hanno allertato il numero di emergenza. Una vicina di casa, infermiera, ha tentato di prestare i primi aiuti nell’attesa dell’arrivo del personale sanitario. Tuttavia, la situazione della bambina è apparsa subito gravissima.

Inutili i soccorsi: la piccola muore poco dopo in ospedale

L’intervento dei sanitari del Suem 118 è stato tempestivo, ma non è riuscito ad evitare il decesso della bambina. I soccorritori, una volta sul posto, hanno trovato la piccola in arresto respiratorio. Sono stati eseguiti tentativi di rianimazione sul posto e poi durante il trasporto in ospedale, ma ogni sforzo si è rivelato vano. I medici hanno proseguito con il massaggio cardiaco anche al pronto soccorso, ma non è stato possibile salvarla.

Secondo quanto accertato, a provocare il soffocamento sarebbe stato il nocciolo contenuto nella ciliegia ingerita dalla bambina. Il decesso è avvenuto poco dopo l’arrivo in ospedale.

Lutto e sgomento tra amici e conoscenti della famiglia

La notizia ha destato profondo dolore tra le persone vicine alla famiglia, che era conosciuta nel territorio. Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social. “Oggi il nostro paese piange la perdita di un angelo”, si legge in uno dei commenti. Il sindaco ha parlato di una “tragedia”, esprimendo vicinanza ai genitori.