Italia & Dintorni

Rizzo contro tutti: “Meloni e Schlein vogliono mandare i nostri figli in guerra”

Marco Rizzo presenta ad Ancona il manifesto “Sovranità e Pace per le Marche” e attacca destra e sinistra: “Vogliono mandarci in guerra per Bruxelles”.

Contro il riarmo e l’austerità europea

Marco Rizzo, ex segretario del Partito Comunista e oggi leader della formazione politica “Democrazia Sovrana e Popolare”, torna a far sentire la sua voce con toni accesi. Lo fa ad Ancona, dove sabato 14 giugno, presso l’Accademia di Babele, ha presentato il manifesto intitolato “Sovranità e Pace per le Marche”. Un documento fortemente critico verso le politiche europee, ma anche verso gli esponenti italiani di entrambi gli schieramenti.

“Sovranità e Pace. Due fattori connessi contro i dogmi esterni e la prepotenza straniera nemica della nostra produzione, della nostra sicurezza, del nostro benessere e vero vessillo dei globalizzatori di destra e di sinistra”, ha dichiarato Rizzo, puntando il dito contro chi, a suo dire, sostiene il riarmo e la sudditanza verso Bruxelles.

Stoccate a Meloni, Schlein e i governi marchigiani

Nel mirino non solo i vertici europei come Von der Leyen, ma anche le principali figure della politica nazionale: Giorgia Meloni, Elly Schlein, e a livello locale Francesco Acquaroli e Matteo Ricci, entrambi citati in modo diretto. Rizzo li accusa di essere allineati, nonostante le differenze di schieramento, nel sostenere le politiche belliciste dell’Unione Europea.

“Meloni e Schlein in Italia, Acquaroli e Ricci nelle Marche. Tutti a gridare, fingendo di dividersi: All’armi siam europeisti”, ha detto Rizzo con tono ironico.

Secondo l’ex parlamentare, la priorità delle istituzioni dovrebbe essere ben diversa: “L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini, le forze produttive e sindacali, le associazioni marchigiane che rifiutano la follia di 800 miliardi tolti alla sanità, alla scuola, alla ricerca, alle nuove generazioni per darli ai carri armati”.

La denuncia: “Ci hanno impoveriti, ora vogliono i nostri figli in guerra”

Rizzo ha anche lanciato un duro j’accuse all’Unione Europea e ai governi italiani degli ultimi decenni. “L’Ue è matrigna, basterebbe fare un po’ di conti in tasca. Decine di anni fa uno stipendio di 2 milioni era buono, oggi, con 1000 € al mese, fai la fame. Abbiamo pagato noi la riunificazione della Germania. Ci hanno distrutto l’agricoltura e la pesca, derubato di tutti i grandi marchi, mandando a casa i lavoratori, desertificato il tessuto industriale fatto di piccole e medie imprese”.

Anche la sanità è al centro delle critiche: “I governi marchigiani del PD hanno finanziato la sanità privata per oltre 350 milioni di euro all’anno, più 70 milioni in mobilità passiva. La sanità leghista è dello stesso tenore, anche nel Nord”.

E infine l’affondo finale, che suona come un chiaro riferimento alle elezioni regionali nelle Marche: “Adesso i Ricci e gli Acquaroli, il primo direttamente dall’Europarlamento, il secondo come emanazione territoriale degli ubbidienti amici di Ursula, insieme ai loro alleati, vogliono mandare i nostri figli e i nostri nipoti a far la guerra. Serve un’alternativa”.

Un messaggio che appare come un preludio a una discesa in campo o a una presa di posizione politica chiara in vista delle prossime urne. Con “Sovranità e Pace”, Rizzo sembra voler aprire un fronte anti-europeista ben radicato anche a livello locale.