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Fioretto femminile, impresa d’oro per l’Italia: le azzurre battono la Francia all’ultimo respiro

Finale da brividi agli Europei di scherma 2025: le azzurre conquistano l’oro nel fioretto a squadre battendo la Francia al minuto supplementare.

Trionfo azzurro in una finale al cardiopalma

L’Italia del fioretto femminile è ancora sul tetto d’Europa. Alle Europee di scherma 2025, le azzurre Anna Cristino, Arianna Errigo, Alice Volpi e Martina Batini hanno conquistato una splendida medaglia d’oro nella prova a squadre dopo una finale mozzafiato contro la Francia. Una gara che sembrava già chiusa, ma che si è riaperta all’improvviso negli ultimi assalti, fino a un drammatico pareggio a sei secondi dalla fine e al punto decisivo segnato da Errigo nel minuto supplementare.

Italia avanti, poi il blackout: Errigo firma la vittoria

Il match ha preso una piega favorevole quando Cristino, in grande spolvero, ha portato le azzurre avanti di 11 punti nel terzultimo assalto. Poi Volpi ha mantenuto il vantaggio, lasciando l’Italia a +10 alla penultima tornata. Ma la Francia ha reagito con determinazione e nei due assalti conclusivi ha realizzato una rimonta clamorosa, arrivando addirittura al sorpasso a pochi secondi dalla fine.

Nel momento più critico è salita in pedana Arianna Errigo, che con freddezza ha realizzato la stoccata del pareggio a sei secondi dalla sirena, portando la sfida al supplementare. In quel minuto, l’esperienza ha fatto la differenza: Errigo ha piazzato la stoccata d’oro che ha consegnato alle azzurre il titolo continentale.

Argento nella sciabola maschile, Ungheria imbattibile

A completare il bilancio azzurro, è arrivato anche un argento nella sciabola maschile a squadre. Nonostante la grande determinazione, il quartetto composto da Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre si è arreso in finale alla Ungheria, squadra detentrice del titolo. Il match è terminato 45-35 in favore degli ungheresi, troppo forti e compatti per concedere sorprese. Delusione per gli azzurri, ma anche soddisfazione per aver conquistato comunque un prezioso secondo posto europeo.