Boschi asfalta Landini e Schlein: “Il Jobs Act ha aumentato i posti di lavoro, smettetela di raccontare favole”
L’ex ministra di Italia Viva rivendica la riforma del lavoro del governo Renzi e attacca frontalmente CGIL e Partito Democratico per la loro campagna contro.
Boschi difende il Jobs Act e attacca CGIL e PD
Dal palco del Festival dell’Umano Tutto Intero, in corso a Roma, la deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, ha deciso di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Rivendicando con orgoglio il lavoro fatto dieci anni fa con il Jobs Act, ha smentito con fermezza le accuse arrivate negli ultimi mesi dal fronte sindacale e da una parte del centrosinistra. «Il Jobs Act a cui abbiamo lavorato 10 anni fa non ha creato fragilità come afferma la CGIL, ma anzi ha aumentato i posti di lavoro. È stata una buona riforma, coraggiosa».
Una dichiarazione destinata a far discutere, soprattutto perché arriva nel pieno del rilancio politico della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che proprio sul contrasto al Jobs Act ha trovato un punto d’intesa con il leader della CGIL, Maurizio Landini.
“Basta falsità, i veri problemi del lavoro sono altri”
Secondo Boschi, la narrazione secondo cui la riforma renziana avrebbe generato precarietà è non solo infondata, ma profondamente dannosa. «Problemi lavoro sono altri», ha tuonato l’ex ministra, rilanciando la necessità di un dibattito serio sul futuro dell’occupazione. Non ha mancato di sottolineare un principio che ritiene fondamentale per affrontare i nodi irrisolti del lavoro in Italia: «Sulla sussidiarietà si può lavorare partendo dal presupposto che la sussidiarietà è l’altro modo di libertà, intesa come la dottrina sociale insegna, per cercare soluzioni ai problemi comuni per tutti».
Un messaggio chiaro: il Jobs Act è stato un atto di riforma serio e strutturato, non certo la causa della precarietà odierna, come cercano di far credere Schlein e Landini.
Italia Viva rilancia e si smarca dal populismo
Nel contesto di un centrosinistra sempre più attratto dalle parole d’ordine dei sindacati e delle piazze, le parole di Maria Elena Boschi segnano un punto di rottura. Italia Viva rivendica un’agenda riformista, orientata al lavoro e non alla protesta. Una visione diametralmente opposta a quella sostenuta dal duo Schlein-Landini, accusati di inseguire un facile consenso con slogan e semplificazioni.
Con questo intervento, Boschi si è inserita nel dibattito politico con una posizione netta, offrendo un’alternativa a chi, a sinistra, non si riconosce nelle manifestazioni di piazza ma preferisce il pragmatismo delle riforme.