Voto immunità rinviato, Salis ringrazia i fan: “Battaglia continua”, ma il PPE è diviso
Salta la votazione sull’immunità parlamentare per Ilaria Salis, l’attivista accusata in Ungheria. Ira di Lega e Fratelli d’Italia: “Una vergogna senza precedenti”
Slitta il voto in Europarlamento: Salis per ora resta protetta
Tira un sospiro di sollievo Ilaria Salis, la neoeletta eurodeputata con Alleanza Verdi Sinistra. Il Parlamento europeo ha rinviato a data da destinarsi la votazione sulla revoca della sua immunità parlamentare, inizialmente prevista per martedì 24 giugno. La decisione arriva dalla Commissione Affari giuridici, e ha scatenato polemiche roventi nel centrodestra italiano.
La motivazione ufficiale del rinvio riguarda problemi di agenda e di traduzione, ma secondo indiscrezioni riportate da ambienti parlamentari, dietro la scelta ci sarebbe ben altro. Il relatore del caso, lo spagnolo Adrián Vázquez Lázara del Partito Popolare Europeo, avrebbe scelto di rinviare il voto perché privo della certezza di un appoggio unanime dentro il PPE.
Una trattativa sotterranea con i Socialisti
L’ipotesi più accreditata tra i corridoi di Strasburgo è che si stia giocando una partita politica ben più ampia. Il PPE starebbe sondando il terreno con i Socialisti, cercando una possibile “moneta di scambio” su altri dossier caldi, come quello delle politiche migratorie fortemente volute dal governo Meloni e dalla Commissione von der Leyen. In ballo ci sarebbe anche l’immunità dell’ungherese Péter Magyar, principale avversario del premier Viktor Orban, accusato del furto di uno smartphone.
Il reato contestato a Salis, la partecipazione al pestaggio di militanti di estrema destra durante una manifestazione a Budapest nel febbraio 2023, è avvenuto prima della sua elezione a Bruxelles. Il relatore Vázquez Lázara ha infatti già chiarito che proporrà la revoca dell’immunità, non essendoci le condizioni per riconoscere un fumus persecutionis.
Centrodestra infuriato: “È uno scandalo”
Il rinvio ha provocato la dura reazione di Fratelli d’Italia e Lega. L’eurodeputata Silvia Sardone, vicesegretaria del Carroccio, ha commentato con parole taglienti: «Il pianto di Ilaria Salis ha funzionato, almeno per ora. Mentre per altri europarlamentari le decisioni sull’immunità sono molto più veloci, la Salis rappresenta un’anomalia visto che se ne parla da un anno».
Anche negli ambienti vicini a Fratelli d’Italia serpeggia malcontento: il rischio che l’immunità parlamentare venga usata come scudo contro la giustizia sta alimentando tensioni sempre più accese. Lo scenario resta fluido: se il caso Magyar dovesse sbloccarsi, anche la posizione di Salis potrebbe essere rimessa all’ordine del giorno.
Nel frattempo, l’attivista ha affidato ai social il proprio ringraziamento: «Apprendo che il voto in Parlamento europeo sulla richiesta di revoca della mia immunità è stato rinviato. Grazie di cuore a tutte e tutti per i tanti messaggi di solidarietà e sostegno. In mezzo alla solita, scontata campagna d’odio e manipolazione dell’estrema destra alleata di Orban, il vostro affetto e senso di giustizia fanno grande piacere. La battaglia continua!».