Sondaggi 2025, cala FdI, il PD risale, Forza Italia stacca la Lega, stabile M5S
Fratelli d’Italia arretra lievemente, il PD risale, Meloni perde tre punti in fiducia. Boom Forza Italia, Lega in affanno.
Fratelli d’Italia stabile, ma non cresce
Il partito di Giorgia Meloni rimane al vertice delle intenzioni di voto, ma con un lieve calo. Fratelli d’Italia si attesta al 29,7%, perdendo appena un decimo rispetto alla scorsa rilevazione. Un dato comunque solido, che conferma la leadership, anche se la soglia simbolica del 30% resta ancora fuori portata. Nessuna preoccupazione per la premier, ma il dato certifica una fase di consolidamento, non di espansione.
A crescere, invece, è il Partito Democratico, che sale al 22,3%. Un incremento di due decimi che, sebbene contenuto, indica un’inversione di tendenza dopo una fase in discesa. Un segnale di stabilità dopo la sconfitta ai referendum dell’8 e 9 giugno.
Cinque Stelle fermi, Alleanza Verdi-Sinistra si fa sentire
Il Movimento 5 Stelle rimane stabile al 12%. Nessuna variazione significativa, ma la distanza dalle due forze principali si conferma ampia. Il partito ha rilanciato la sua identità con iniziative contro il riarmo europeo e il conflitto a Gaza. Proprio per questi temi, domani sarà a Roma in piazza, insieme ad Alleanza Verdi-Sinistra, che nei sondaggi tocca il 6,3%.
Il fronte progressista punta a rimettere al centro dell’agenda temi sociali e pacifisti, contrastando il piano europeo di difesa e l’aumento delle spese militari che sarà oggetto del vertice Nato del 24 e 25 giugno.
Forza Italia sorpassa la Lega, i centristi arrancano
Il dato più rilevante di questa rilevazione riguarda il rapporto tra Forza Italia e Lega. Il partito di Antonio Tajani si posiziona all’8,9%, mentre quello di Matteo Salvini scivola all’8,3%. Si allarga così il divario tra i due alleati di centrodestra, con un distacco che supera il mezzo punto percentuale, cosa che non accadeva da tempo.
Nel campo centrista, Italia Viva è al 2,4%, tallonando Azione al 2,7%. Entrambi restano però ben lontani dalla soglia di sbarramento. Situazione analoga per +Europa (2%), Democrazia Sovrana Popolare (1,4%), Noi Moderati (1,2%) e Pace, Terra, Dignità (1%).
Fiducia in calo per Giorgia Meloni
Sul fronte del gradimento personale, Giorgia Meloni registra un netto calo. La quota di chi non nutre alcuna fiducia nella premier sale dal 48,4% al 51,4%, con un incremento di tre punti. Parallelamente, scende sotto il 40% la percentuale di chi afferma di fidarsi di lei. Sommando coloro che dichiarano “molta” o “abbastanza” fiducia, il dato complessivo si attesta al 38,8%.
Una flessione che evidenzia una fase di difficoltà per la leader del governo, soprattutto a livello di percezione pubblica, pur restando ancora saldamente prima nelle intenzioni di voto.