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Turista 26enne fa un’escursione e precipita nel vulcano attivo, la guida si era allontanata

Una 26enne brasiliana è morta dopo una caduta di 300 metri sul Monte Rinjani, in Indonesia. Il corpo è stato recuperato ore dopo dai soccorritori.

Juliana Marins scompare durante un’escursione sull’isola di Lombok

Juliana Marins, 26 anni, originaria di Rio de Janeiro, è stata trovata priva di vita sul Monte Rinjani, vulcano attivo dell’isola indonesiana di Lombok. La giovane era scomparsa sabato scorso durante un’escursione organizzata in gruppo sul celebre cratere, tra i più spettacolari dell’arcipelago asiatico.

Partita per un viaggio in Asia a febbraio, Juliana aveva deciso di partecipare all’escursione verso la cima del vulcano. Secondo quanto riportato dalle autorità locali, durante la camminata la ragazza avrebbe perso l’equilibrio, precipitando da una parete rocciosa per circa 300 metri fino a una zona prossima al cratere.

Il corpo è stato localizzato solo diverse ore dopo grazie all’utilizzo di droni. Alcune immagini mostravano Juliana ancora viva, rannicchiata e ferita, ai piedi della parete. Tuttavia, al momento dell’arrivo dei soccorritori, la giovane era già deceduta. Le operazioni di recupero sono state ostacolate dal maltempo, rendendo l’intervento particolarmente complesso. La notizia della morte è stata confermata dalla famiglia tramite un messaggio condiviso sui social: “Con grande tristezza, informiamo che Juliana non è sopravvissuta. Siamo profondamente grati per tutte le preghiere, i messaggi di affetto e il sostegno che abbiamo ricevuto”.

Ipotesi di negligenza e cordoglio sui social

Sui social network, i familiari della 26enne hanno sollevato dubbi sulla gestione dei soccorsi, affermando che la giovane avrebbe potuto essere salvata: “Se l’avessero raggiunta nel tempo stimato di 7 ore, Juliana sarebbe ancora viva”, si legge in un post diffuso online.

Secondo la ricostruzione della polizia locale, Juliana sarebbe rimasta sola nel momento dell’incidente. Il portavoce Nikolas Osman ha riferito che la guida l’avrebbe invitata a riposarsi a causa della stanchezza, accompagnando nel frattempo altri cinque escursionisti al campo base. Al ritorno, della ragazza non c’era più traccia.

Il Parco nazionale Gunung Rinjani ha dedicato un post di cordoglio alla giovane brasiliana, esprimendo vicinanza ai suoi familiari e ricordando la pericolosità di alcuni tratti del percorso, soprattutto in assenza della guida.