Sondaggi 2025, vola FdI, Pd scivola Giù, stabile M5S, crescono Forza Italia e Azione, giù Italia Viva
La Supermedia AGI/YouTrend fotografa un centrodestra in crescita. Calano Pd e Italia Viva, Azione in recupero. Stabile il M5S.
Centrodestra in consolidamento, Pd in calo dopo la spinta elettorale
Dopo una fase di lieve risalita legata alle Comunali e alla mobilitazione per il referendum, il Partito Democratico torna a perdere terreno, scivolando al 22,6%, con un calo di 0,4 punti percentuali rispetto a due settimane fa. A dirlo è la Supermedia AGI/YouTrend, che aggrega i sondaggi pubblicati tra il 12 e il 25 giugno dagli istituti SWG, Tecnè e YouTrend.
Al contrario, Fratelli d’Italia rafforza la sua posizione segnando un 30,3%, il secondo miglior risultato dalla tornata delle Europee 2024. La formazione guidata da Giorgia Meloni si conferma nettamente il primo partito italiano, con una distanza ormai marcata rispetto al Pd.
M5S stabile, crescono Forza Italia e Azione, giù Italia Viva
Nel centrodestra prosegue anche la crescita lenta ma costante di Forza Italia, che arriva al 9,1% (+0,2), mentre la Lega perde lievemente e si attesta all’8,3% (-0,1). In leggera salita anche l’alleanza Verdi/Sinistra, ora al 6,4% (+0,1).
Nel campo centrista, l’equilibrio tra le due anime del Terzo Polo rimane fragile. Italia Viva scende al 2,1% (-0,4), a ridosso della soglia di irrilevanza parlamentare, mentre Azione di Carlo Calenda guadagna 0,4 punti, salendo al 3,5%.
Il Movimento 5 Stelle rimane stabile al 12,2%, senza variazioni. +Europa cala all’1,6% (-0,2) e Noi Moderati resta inchiodato all’1,0%.
Coalizioni: centrodestra vicino al 49%, centrosinistra in flessione
Analizzando le coalizioni riferite al quadro del 2022, il centrodestra consolida la sua leadership raggiungendo un 48,7% complessivo (+0,2), mentre il centrosinistra scende al 30,5% (-0,6). Stabili M5S (12,2%) e Terzo Polo (5,6%), mentre le altre liste raccolgono il restante 3%.
La rilevazione riflette un quadro politico ancora fortemente orientato a favore del centrodestra, con l’opposizione che fatica a trovare una linea coesa e convincente, mentre i partiti minori oscillano tra difficoltà di visibilità e rischi di irrilevanza.