Ricercatrice universitaria lascia la madre invalida a casa e parte in vacanza: la donna muore di fame e di sete

Una donna di Montelibretti è accusata di aver abbandonato la madre non autosufficiente, poi deceduta. I periti: “Disturbi psichiatrici e capacità compromesse”

Le conclusioni della perizia difensiva

È stata depositata il 24 giugno la perizia psichiatrica disposta per valutare le condizioni mentali di Antonella Marrella, la donna attualmente detenuta nel carcere di Rebibbia con l’accusa di aver abbandonato la madre, disabile e cieca, causandone la morte per fame e sete. Secondo quanto stabilito dal professor Rocco Zoccali, neuropsichiatra incaricato dalla difesa, la cinquantenne presenterebbe “un disturbo borderline di personalità con tratti ossessivo-maniacali” e, soprattutto, sarebbe parzialmente incapace di intendere e di volere.

Durante i colloqui, la donna avrebbe manifestato comportamenti maniacali e atteggiamenti deliranti, mostrando una scarsa consapevolezza degli eventi e delle proprie azioni. La relazione tecnica è ora agli atti del procedimento e potrebbe influire sull’eventuale imputabilità dell’indagata.

La ricostruzione dei fatti e la posizione della difesa

Antonella Marrella, ex ricercatrice universitaria, è stata arrestata lo scorso giugno dopo essere stata trovata in vacanza in Abruzzo con i figli, mentre l’anziana madre, 84 anni, giaceva priva di vita nella loro abitazione di Montelibretti. L’anziana, affetta da gravi problemi di salute e priva di autonomia, era stata lasciata da sola, senza possibilità di procurarsi cibo, acqua o chiedere aiuto. In casa non erano presenti telefoni, e la donna era affetta da glaucoma, condizione che ne aveva compromesso la vista.

Il corpo è stato rinvenuto dai carabinieri, intervenuti per notificare un atto, insospettiti dall’odore proveniente dall’abitazione. Secondo gli inquirenti, Marrella avrebbe dichiarato in quei giorni che la madre era assistita da una badante.

La difesa, rappresentata dagli avvocati Antonino Castorina e Davide Barillà, aveva da tempo richiesto una valutazione delle condizioni mentali dell’indagata. I legali hanno sostenuto che la donna potesse trovarsi in uno stato di forte stress, anche per via dei precedenti episodi di violenza subiti dal compagno, da lei denunciato prima dei fatti. A entrambi è stata successivamente sospesa la responsabilità genitoriale, e i figli sono stati affidati a una casa famiglia.

Indagini e ulteriori sviluppi giudiziari

Per la Procura, Antonella Marrella sarebbe stata perfettamente consapevole delle condizioni della madre e delle conseguenze del suo gesto. Dopo un primo periodo agli arresti domiciliari, la donna è stata trasferita in carcere a seguito del rinvenimento di alcuni messaggi scritti a mano, dai quali emergerebbero intenzioni di fuga. In carcere sarebbe stata anche vittima di un’aggressione da parte di altre detenute.

La prossima udienza del procedimento è attesa nelle prossime settimane.

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