Igor Protti malato, l’ex bomber racconta la sua battaglia: “Una partita durissima, ma non sono solo”

L’ex attaccante ha annunciato il ricovero e l’inizio delle cure. Commosso dal sostegno ricevuto: “Messaggi da tutta Italia, anche dai miei ex rivali”.

L’annuncio shock e il primo intervento

La notizia della malattia di Igor Protti, 57 anni, ha colpito profondamente il mondo del calcio italiano. L’ex attaccante, simbolo del Livorno e con un passato anche alla Lazio, ha annunciato di essere stato ricoverato e di aver già affrontato un primo intervento chirurgico. Nei prossimi mesi seguirà un ciclo di cure nella speranza di poter affrontare una seconda operazione.

In un post pubblicato sui social, Protti ha spiegato la situazione con parole dirette e piene di consapevolezza:
“Ciao a tutti, questa foto è di pochi giorni fa in un letto di ospedale. Purtroppo poco più di un mese fa mi è stato trovato uno sgraditissimo ospite. Ho subito un primo intervento chirurgico e la prossima settimana comincerò le cure per cercare di migliorare la situazione e poter essere nuovamente operato tra qualche mese. È una partita durissima, so benissimo che si può vincere o perdere ma ce la metterò tutta come sempre”.

Ha poi aggiunto: “E come sempre so di non essere solo, ho la mia grande e meravigliosa Famiglia vicino a me anche se non tutti lo possono essere fisicamente. Come quando ero in campo e mi sentivo parte di una grande comunità oggi sento anche la vicinanza di tutti gli amici e di tutte quelle persone che mi hanno seguito e voluto bene. Ringrazio lo staff medico che mi ha preso in cura e che farà di tutto per aiutarmi in questa lotta. Mi scuso fin da ora se nei prossimi mesi non riuscirò a rispondere a tutti sia telefonicamente che qui su Instagram. Vi mando un forte ed enorme abbraccio”.

Il sostegno delle tifoserie da tutta Italia

Dopo l’annuncio, sono stati innumerevoli i messaggi e i gesti di affetto rivolti a Igor Protti. Dalla sua città adottiva, Livorno, ai luoghi dove è stato avversario in campo, l’ondata di solidarietà ha attraversato l’Italia calcistica.

“Ciao a tutti, dopo il post di qualche giorno fa sono stato inondato di messaggi, manifestazioni di vicinanza e affetto da tutta Italia, a cominciare dai tifosi del Bari. I ragazzi della curva nord di Livorno sono venuti sotto la mia camera d’ospedale, quelli della zona sud di Livorno sono arrivati sino a casa mia con un altro striscione. Due giorni fa uno striscione è apparso a Messina e ieri uno ne è apparso nella mia amata Rimini”, ha raccontato l’ex bomber.

Poi il passaggio più toccante: “Ho ricevuto una marea di messaggi da tanti, una cosa meravigliosa e inaspettata arrivata anche da città in cui non ho mai giocato e da tifoserie con cui ho giocato derby molto accesi e sentiti. Ho sempre portato rispetto a tutti i miei rivali e credo che questi messaggi mi fanno credere che questo sentimento sia stato recepito”.

Una carriera tra rispetto e grinta

Protti, che nel corso della sua carriera è stato ammirato per la sua grinta e correttezza, continua oggi a combattere una nuova battaglia con lo stesso spirito. Il calcio italiano si è stretto intorno a lui, riconoscendogli non solo il valore sportivo, ma anche quello umano.

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