Sul palco de La Zanzara, l’europarlamentare della Lega lancia una frecciata alla segretaria del Pd: “Mai incontrata, ma la sceglierei per infastidirla”.
La frecciata a Elly Schlein: “Solo per dispetto”
Durante lo spettacolo teatrale de La Zanzara a Marina di Pietrasanta, l’eurodeputato Roberto Vannacci ha risposto alle provocazioni di Giuseppe Cruciani e David Parenzo con la sua consueta schiettezza. Interrogato su chi sceglierebbe per trascorrere l’ultima notte sulla Terra, tra la leader del Pd Elly Schlein e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, Vannacci ha risposto senza esitazione: «La Schlein non l’ho mai incontrata ma la sceglierei, anche perché so di farle un dispetto».
Il tono ironico e tagliente non si è fermato qui: «La von der Leyen da vicino sembra quasi viva, continuo ad avere qualche dubbio che ci sia dietro a sostenerla», ha aggiunto, strappando risate al pubblico e suscitando inevitabili polemiche.
Il generale non arretra e raddoppia: “Schlein? Scelta strategica”
Quella che può sembrare una semplice battuta, secondo molti, si inserisce in una precisa strategia comunicativa del generale Vannacci, che da settimane non risparmia frecciate alla politica progressista italiana ed europea. La scelta di citare Elly Schlein come “preferita per infastidirla” è apparsa come un modo diretto per sottolineare la distanza tra due visioni del mondo inconciliabili, una più istituzionale e moderata, l’altra volutamente provocatoria e anticonformista.
Dal fascismo a Putin: il contesto della provocazione
La dichiarazione su Schlein è arrivata all’interno di un confronto più ampio, in cui Vannacci ha parlato anche di Benito Mussolini («Ha fatto cose buone come la bonifica dell’Agro Pontino, ha fatto nascere Latina, ha creato l’Inps») e del conflitto tra Russia e Ucraina: «Scelgo Putin. Uno fa il politico da 30 anni, l’altro faceva il comico. Putin governa con il sostegno dei russi, ci sono sempre state le elezioni». E sulla morte di Navalny ha commentato: «Chi lo dice, quando me lo dimostreranno con prove oggettive ci crederò».