Il 35enne Valerio Sibilia è stato investito a Roma da un’auto rubata: dopo settimane di indagini, la Polizia ha arrestato il presunto responsabile.
La vittima: Valerio Sibilia, sportivo e amato da tutti
Era uscito da poco da un incontro con la sua squadra di rugby, la All Reds Rugby Roma, per pianificare la nuova stagione. Poco dopo, in viale Kant, a pochi passi da casa, Valerio Sibilia, 35 anni, è stato travolto da un’Alfa Romeo Giulietta rubata. L’auto è stata abbandonata sul luogo dell’incidente e il conducente è fuggito a piedi, lasciando Valerio senza vita sull’asfalto.
La notizia della sua morte ha sconvolto amici e compagni. La sua squadra ha pubblicato un messaggio struggente: «La sua dolcezza e il suo sorriso resteranno per sempre dentro al cuore di ognuno di noi… Chi ha compagni non muore mai. Ciao Micio».
Le indagini e l’arresto del 21enne al campo di via di Salone
Grazie all’analisi del veicolo, delle impronte, delle tracce biologiche e delle telecamere della zona, la Polizia Locale di Roma Capitale – insieme al Nucleo di Polizia Giudiziaria e sotto il coordinamento della Procura – è riuscita a risalire al conducente dell’auto.
L’autore della fuga, un ragazzo di 21 anni, è stato individuato nel campo nomadi di via di Salone. Dopo giorni di appostamenti e sopralluoghi, il giovane è stato bloccato mentre tentava nuovamente la fuga alla vista degli agenti.
La Procura di Roma ha disposto il fermo di indiziato di delitto. Il 21enne si trova ora nel carcere di Regina Coeli, con le accuse di:
- omicidio stradale
- fuga e omissione di soccorso
- riciclaggio
- guida senza patente, mai conseguita
Durante la perquisizione nell’alloggio, sono stati fermati anche altri tre uomini, ritenuti presunti passeggeri e complici della fuga. Le loro posizioni sono al vaglio degli inquirenti.
Un omicidio stradale che grida giustizia
La tragedia di Valerio Sibilia ha lasciato un vuoto profondo nella vita di chi lo conosceva. Le indagini hanno richiesto settimane, ma grazie al lavoro meticoloso delle forze dell’ordine, è stato identificato e fermato il presunto responsabile. Ora, la speranza è che venga fatta piena luce e giustizia su quanto accaduto quella notte del 25 giugno.