La moto sbandata in corso Vittorio Emanuele II a Taranto corre per metri senza pilota: 34enne portato d’urgenza muore poco dopo in ospedale.
La sbandata in corso Vittorio Emanuele II
Lo schianto è avvenuto il 24 agosto nel cuore di Taranto, lungo corso Vittorio Emanuele II, nell’area della città vecchia. Un uomo di 34 anni, in sella a una Bmw R1250, ha perso all’improvviso il controllo del mezzo ed è rovinato sull’asfalto con un impatto violento. La moto, rimasta in traiettoria senza conducente, ha percorso ancora alcuni metri prima di terminare la corsa sul marciapiede, in prossimità di una fermata dell’autobus. Non risultano altri veicoli coinvolti né pedoni feriti. Le prime informazioni parlano di un’uscita di strada improvvisa; tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella di un malore durante la guida, elemento che sarà oggetto di specifici accertamenti.
I soccorsi e la corsa in ospedale
L’allarme è partito immediatamente. I sanitari del 118 hanno raggiunto corso Vittorio Emanuele II e hanno prestato le prime manovre sul posto, constatando condizioni critiche. L’uomo è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Santissima Annunziata. Nonostante gli sforzi del personale medico, il 34enne è deceduto poco dopo l’arrivo in pronto soccorso. La dinamica, secondo quanto ricostruito nelle fasi iniziali, non evidenzia impatti con altri mezzi: la caduta avrebbe provocato traumi incompatibili con la vita. La zona dell’incidente, molto frequentata a quell’ora, è stata rapidamente messa in sicurezza per agevolare le operazioni di soccorso e impedire che curiosi si avvicinassero alla carreggiata.
Rilievi e accertamenti sulla dinamica
Sul posto è intervenuta la polizia locale di Taranto, che ha eseguito i rilievi planimetrici e fotografici per definire punto d’urto, traiettorie e posizione finale della moto. Gli agenti stanno ascoltando testimoni e valutando gli elementi utili a ricostruire con precisione i minuti che hanno preceduto la caduta, inclusa la velocità tenuta e l’eventuale presenza di ostacoli. Saranno acquisiti anche i riscontri clinici relativi al 34enne per chiarire se una causa sanitaria possa avere inciso sulla perdita di controllo. In queste ore non emergono indicazioni su responsabilità di terzi; l’attenzione resta concentrata sul tratto di corso Vittorio Emanuele II, teatro della sbandata, e sull’intera sequenza che ha portato la moto a proseguire per alcuni metri senza pilota fino al marciapiede. La carreggiata è stata delimitata per consentire i rilievi tecnici e ripristinare le condizioni di sicurezza della strada. Non risultano feriti tra i presenti alla fermata dell’autobus, dove il mezzo ha concluso la sua corsa. Gli esiti degli accertamenti chiariranno se all’origine vi sia stata una causa meccanica, un malore o un errore di conduzione, e definiranno con maggiore accuratezza tempi e distanze del tragitto successivo alla caduta dell’uomo.