Pensionato fa la comparsa per 188 euro alla serie tv “I delitti del BarLume”, l’Inps gli chiede 20mila euro,

Un 67enne rischiava di perdere 20mila euro di pensione per una comparsa in “I delitti del BarLume” da 188 euro. Il giudice gli dà ragione.

Il caso assurdo: da comparsa a rischio pensione

Un ex bagnino e giardiniere di 67 anni si è trovato a vivere un vero incubo burocratico dopo aver partecipato come comparsa a una scena della serie Sky “I delitti del BarLume”. Il compenso ricevuto, appena 188 euro, è stato ritenuto dall’Inps incompatibile con la pensione anticipata ottenuta con “Quota 100”, la misura introdotta dal Governo Conte.
Secondo l’ente previdenziale, quel lavoro doveva essere assimilato a un contratto a tempo determinato, con conseguente richiesta di restituzione di 20mila euro, una cifra enorme che ha lasciato l’uomo sotto shock.

Dal ricorso all’aula di tribunale

Il pensionato, deciso a non cedere, si è affidato all’avvocato Marco Guercio e alla consulente previdenziale Valentina Paoli. Dopo un primo ricorso respinto dall’Inps di Livorno, la battaglia si è spostata in tribunale. Qui la giudice Federica Manfrè ha accolto le tesi della difesa, stabilendo che la comparsa televisiva non poteva essere equiparata a un lavoro incompatibile con Quota 100.
Grazie a questa sentenza, l’uomo ha potuto salvare la sua pensione ed evitare di versare l’enorme somma che l’Inps pretendeva.

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