Cremlino accusa: “La Nato è di fatto in guerra con la Russia”, Crosetto: “Italia impreparata a un attacco, da chiunque arrivi”

Peskov punta il dito contro l’Europa, mentre Mosca e Minsk avviano le esercitazioni Zapad-2025. Crosetto avverte: “L’Italia non è pronta a un attacco”.

Peskov: “È l’Europa a muoversi verso i nostri confini”

“La Nato è di fatto in guerra con la Russia. È evidente e non c’è bisogno di ulteriori conferme”. Con queste parole il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha risposto alle dichiarazioni del ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, secondo cui l’Alleanza Atlantica non sarebbe formalmente in conflitto con Mosca.

Intervenendo davanti ai giornalisti, Peskov ha accusato l’Europa di aver portato l’infrastruttura militare occidentale fino ai confini russi: “Non era la Russia a muoversi verso l’Europa, ma l’Europa, in quanto parte dell’Alleanza Atlantica, che è uno strumento di confronto, non di pace e stabilità. È sempre stata l’Europa a muovere verso i nostri confini”.

Il portavoce di Vladimir Putin ha ribadito che Mosca sarebbe ancora disponibile a cercare una soluzione politica e diplomatica al conflitto in Ucraina. Secondo Peskov, però, sarebbe Kiev a rallentare deliberatamente ogni tentativo di negoziato: “Gli europei interferiscono e non vogliono affrontare le cause profonde della crisi, preferendo alimentare la tensione”.

Zapad-2025: le manovre congiunte di Russia e Bielorussia

Mentre le accuse si intensificano, sul piano militare Mosca ha annunciato l’avvio delle esercitazioni congiunte con la Bielorussia. Le manovre, denominate “Zapad-2025” (Ovest-2025), si svolgono nella parte occidentale dell’alleanza russo-bielorussa e vengono organizzate ogni quattro anni.

L’ultima edizione, nel 2021, aveva mobilitato circa 200mila soldati. Questa volta la portata appare più contenuta, vista la concentrazione delle forze armate russe sul fronte ucraino. Tuttavia, la loro rilevanza strategica è considerata altissima.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato che queste manovre “non hanno uno scopo difensivo e non sono rivolte solo all’Ucraina”, lasciando intendere un segnale minaccioso all’intero blocco occidentale.

Il premier polacco Donald Tusk ha aggiunto che l’obiettivo potrebbe essere la simulazione dell’occupazione del cosiddetto corridoio di Suwalki, un tratto di territorio lungo il confine tra Polonia e Lituania che separa l’enclave russa di Kaliningrad dalla Bielorussia. Proprio questa striscia è considerata da anni un punto debole della Nato.

Tensioni in Europa e avvertimento di Crosetto

L’allerta cresce in tutta l’area. Polonia, Lituania e Lettonia hanno intensificato le misure di sicurezza e ridotto il traffico aereo su alcune zone. Varsavia ha addirittura chiuso completamente il confine con la Bielorussia per la durata delle esercitazioni. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha liquidato queste preoccupazioni come “totale assurdità”.

L’Unione europea ha dichiarato di monitorare da vicino le operazioni militari. “Continuiamo a chiedere a Russia e Bielorussia di rispettare il documento di Vienna dell’Osce del 2011, che impone la notifica preventiva per le attività militari”, ha dichiarato la portavoce per la Politica estera Anitta Hipper.

Nel frattempo, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha lanciato un avvertimento sulla capacità di reazione italiana: “L’Italia non sarebbe pronta a un attacco, né dalla Russia né da qualcun altro”. Una frase che fotografa l’attuale livello di vulnerabilità percepito nel nostro Paese e che apre un dibattito interno sulla sicurezza nazionale.

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