A pochi giorni dal voto, i leader del centrodestra, tra i quali la Meloni, chiudono la campagna elettorale a Lamezia Terme con Roberto Occhiuto, tra attacchi alla sinistra e promesse sul futuro.
Meloni sfida i giudici e attacca la sinistra
A Lamezia Terme, la premier Giorgia Meloni ha lanciato un appello diretto agli elettori calabresi: «Sono i cittadini a decidere se fidarsi di noi. Finché abbiamo il consenso, andiamo avanti a testa alta». La presidente del Consiglio ha accusato la sinistra di trattare gli italiani «come stupidi» e di «sfruttare le tragedie per raccogliere voti». Sull’immigrazione è stata netta: «Non c’è politico, burocrate o giudice che possa fermarmi dal bloccare l’immigrazione illegale. Se ci metteranno i bastoni tra le ruote, li salteremo».
Occhiuto e Salvini: “Stravincere per cambiare la Calabria”
Il candidato del centrodestra Roberto Occhiuto ha chiesto ai calabresi un segnale forte: «Questa volta non basta vincere, vogliamo stravincere per dimostrare che i calabresi che amano la loro terra sono la maggioranza. Essere calabresi è un timbro di qualità».
Un concetto rafforzato dal vicepremier Matteo Salvini, che ha rilanciato con un paragone: «Se nelle Marche abbiamo vinto con 8 punti di vantaggio, qui in Calabria dobbiamo stravincere». Salvini ha poi annunciato aggiornamenti sul Ponte sullo Stretto: «Entro novembre il via libera della Corte dei Conti e nel 2025 l’apertura dei cantieri. Non ci fermeranno, costi quel che costi».
Tajani: “Il Sud non vuole elemosina, ma sviluppo”
Il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha posto l’accento sulle opportunità economiche: «La Calabria non ha bisogno di elemosina, ma di valorizzare le proprie risorse. Così cresceranno economia e occupazione». Tajani ha ribadito che «il Sud ha diritto di essere guardato con grande attenzione» e che le scelte politiche del centrodestra puntano a esaltare le potenzialità della regione.