Roberto Vannacci lancia un duro avvertimento al Partito Popolare Europeo sul voto del 7 ottobre, puntando il dito contro presunti accordi a sinistra.
L’affondo di Vannacci sul caso Salis
Il generale ed eurodeputato Roberto Vannacci ha indirizzato parole durissime al Partito Popolare Europeo (PPE) in vista del voto del 7 ottobre sull’immunità parlamentare. “Se è vero quello che afferma il PPE, il 7 ottobre prossimo sarà fatta giustizia, poiché è certo che ESN, CONSERVATORI e PATRIOTI voteranno in blocco contro l’immunità per chi è già pluricondannato in Italia e indagato di essere andato all’estero a spaccare la testa a uno che non la pensava come lei”, ha dichiarato. Vannacci ha collegato direttamente la votazione al caso dell’eurodeputata Ilaria Salis, sostenendo che il PPE sarà chiamato a scegliere se difendere o meno una figura giudiziaria controversa.
Accusa di complicità con la sinistra
Il generale ha accusato il PPE di aver già salvato Salis in passato. “In commissione giustizia sono stati proprio 2 eurodeputati del PPE a farla scampare alla Salis. Vedremo se tradiranno ancora”, ha affermato, ricordando la posizione assunta dai popolari in seno alla Commissione europea. Per Vannacci, se il voto dovesse confermare l’immunità, sarebbe l’ennesima dimostrazione che il PPE “si schiera per il green deal e vuole la guerra ad oltranza”, collocandosi ancora una volta a fianco delle forze progressiste europee.
Il voto cruciale del 7 ottobre
La decisione in programma il 7 ottobre rappresenta, secondo Vannacci, un vero e proprio banco di prova per l’identità politica del Partito Popolare Europeo. “Altrimenti questa sarà l’ennesima occasione in cui il PPE si dimostrerà essere un vero bluff e un partito che, come tante altre volte, vota a sinistra”, ha tuonato l’eurodeputato italiano. La linea dei Conservatori e Riformisti Europei (ESN) e dei gruppi patriottici appare invece compatta contro la concessione dell’immunità, mentre resta l’incognita su quale direzione prenderanno i popolari.