Roberto Vannacci accusa la sinistra di essersi schierata dalla parte dei criminali dopo il voto sull’immunità a Strasburgo e rilancia la sfida elettorale in Toscana.
Le accuse alla sinistra dopo il voto europeo
Il generale Roberto Vannacci è tornato a parlare con toni durissimi contro il centrosinistra. In un post dai contenuti infuocati, ha commentato quanto accaduto al Parlamento europeo in seguito al voto segreto che ha confermato l’immunità per alcuni eurodeputati, tra cui Ilaria Salis.
«La sinistra che governa la Toscana, che siede anche nel Parlamento europeo e che invoca il voto segreto per non metterci neanche la faccia, ha sancito che la giustizia non è uguale per tutti», ha scritto Vannacci, accusando gli avversari politici di aver difeso chi, a suo dire, non lo meritava.
Il messaggio politico e il richiamo al voto in Toscana
Secondo Roberto Vannacci, le scelte del centrosinistra avrebbero avuto l’effetto di “proteggere i delinquenti” a discapito dei cittadini onesti. «Oggi – ha dichiarato – è stato sancito che la giustizia non è uguale per tutti. Tra meno di una settimana si vota in Toscana, ragione di più per mandare a casa chi si schiera dalla parte dei delinquenti».
Parole che si inseriscono in una campagna elettorale regionale già molto tesa, dove la coalizione di centrodestra punta a strappare la guida della Regione al centrosinistra, storicamente radicato sul territorio.
Uno scontro destinato a infiammare la campagna elettorale
Il linguaggio usato da Vannacci non lascia spazio a mediazioni e conferma la linea del generale, sempre più protagonista nel panorama politico nazionale. La polemica, innescata dal voto europeo e legata all’immunità di Ilaria Salis, diventa così un nuovo terreno di scontro in vista delle urne toscane.
Il centrodestra intende cavalcare il tema della sicurezza e della giustizia, presentandosi come argine a quella che definisce una sinistra troppo indulgente verso i comportamenti criminali. L’appello di Vannacci è chiaro: trasformare l’indignazione per il voto europeo in consenso elettorale a livello regionale.