Tumore invade il cuore, a Mestre operazione estrema salva una donna, dopo 7 giorni è tornata a una vita regolare

Una massa tumorale di sei centimetri aveva raggiunto il cuore: a Mestre due equipe hanno fermato l’organo e rimosso tutto in un intervento durato quattro ore.

L’intervento che ha fermato il cuore

Una donna senza precedenti patologie si è presentata all’ospedale dell’Angelo di Mestre con forti dolori toracici. Gli esami hanno rivelato una massa tumorale infiltrante che non solo aveva invaso il torace, ma era arrivata fino al cuore, insinuandosi nell’atrio destro. La situazione appariva gravissima: la massa, di circa sei centimetri, aveva già compromesso la vena cava superiore e il pericardio. Per salvarle la vita, i medici hanno dovuto fermare il cuore e intervenire con una tecnica estrema di circolazione extracorporea.
L’operazione, durata oltre quattro ore, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra due equipe: quella di chirurgia toracica e quella di cardiochirurgia. Insieme sono riuscite a rimuovere completamente il tumore e il voluminoso trombo neoplastico che aveva invaso i grossi vasi sanguigni.

La diagnosi e la sfida chirurgica

Gli accertamenti preliminari, tra cui angiografia toracica e PET/TC, avevano confermato la gravità del quadro: trombosi completa della vena cava superiore con estensione nell’atrio destro. Un primo intervento mininvasivo videotoracoscopico aveva dato esiti preoccupanti, mostrando che la massa era un raro tumore della ghiandola timica.
“Era necessario intervenire per via chirurgica, per procedere all’asportazione del tumore infiltrante e alla rimozione del voluminoso trombo neoplastico” ha spiegato Cristiano Breda, Primario di Chirurgia toracica. “Il cuore della paziente è stato fermato per la durata dell’intervento, circa quattro ore”.
Durante la procedura i medici hanno attivato la circolazione extracorporea: una macchina si è sostituita temporaneamente a cuore e polmoni, mantenendo le funzioni vitali mentre i chirurghi operavano in regime di cardioplegia, ossia arresto completo del cuore.

Il recupero in tempi record

“Con l’operazione siamo stati in grado di asportare il tumore che infiltrava il pericardio, liberare la vena cava superiore dal trombo e rimuovere ogni residuo tumorale dal cuore stesso” ha dichiarato Domenico Mangino, Primario di Cardiochirurgia.
La paziente è stata trasferita in terapia intensiva cardiochirurgica e risvegliata senza complicazioni già il giorno seguente. Dopo meno di una settimana è stata dimessa dall’ospedale e ha potuto tornare a casa.
“Sette giorni dopo un intervento di altissima complessità, conduceva già una vita regolare” ha concluso Breda, aggiungendo che la donna sta completando la terapia con alcuni cicli di chemioterapia in regime di day hospital.

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