Salvini s’infuria le banche: “Devono pagare 5 miliardi, e se si lamentano saranno 7”

Il vicepremier Matteo Salvini al Forum dei Giovani Imprenditori di Confcommercio a Milano: “Gli istituti fanno utili da record, ora contribuiscano alle famiglie italiane”.

“Tutti possono piangere, tranne le banche”

Tono durissimo di Matteo Salvini contro gli istituti di credito. Intervenendo al XVI Forum Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio, in corso a Milano, il leader della Lega e vicepresidente del Consiglio ha puntato il dito contro le banche italiane, chiedendo un contributo straordinario da 5 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese.
“Le banche devono pagare 5 miliardi e, se si lamentano, saranno 6 o 7 — ha detto Salvini — perché è una roba che non si può sentire. Tutti possono piangere tranne le banche italiane”.

Secondo il ministro, il settore bancario, che “sta facendo utili da decine di miliardi”, deve restituire parte di quei profitti all’economia reale: “Il fatto che le banche, che si stimano chiuderanno l’anno con 50 miliardi di utili, possano dare un piccolo contributo per aiutare il consumo interno, il reddito di famiglie e imprese mi sembra utile”.

Banche nel mirino e assist al Parlamento

Non è la prima volta che il leader leghista torna sul tema della “tassa sugli extraprofitti bancari”, una misura che aveva già infiammato il dibattito politico nei mesi scorsi. Salvini ha ribadito la necessità di riequilibrare un sistema che, a suo dire, “premia gli istituti ma lascia indietro cittadini e imprenditori”.

Il vicepremier ha poi toccato un altro tema caldo: quello della cedolare secca sugli affitti brevi, ipotizzata in aumento nella prossima manovra. “Leggevo qualche articolo che parlava, ad esempio, dell’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi. Quello non mi sembra un modo per aiutare il consumo interno, la domanda interna e soprattutto riconoscere l’iniziativa privata. Però il Parlamento ci sta apposta — ha aggiunto — perché l’esame parlamentare può intervenire anche su qualcosa che sta emergendo adesso”.

“Bruxelles sbaglia sull’elettrico, con Putin serve dialogo”

Nel suo intervento, Salvini ha toccato anche i dossier internazionali, a partire dalle politiche europee sull’auto elettrica. “Sull’elettrico Bruxelles continua a sbagliare — ha detto —. Serve una transizione realistica, non ideologica”.

Poi un passaggio sulla guerra in Ucraina e sui rapporti con Mosca: “Con Putin bisogna dialogare. Le guerre non si fermano con le armi, ma con il dialogo. Lo dico da uomo di pace”.

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