Meloni diretta contro la Schlein, “Non racconterete più all’estero che la democrazia è in pericolo”

La premier rivendica i successi italiani in Europa, risponde alle opposizioni e ribadisce la linea su Ucraina, Gaza e biocarburanti: “La storia ci ha dato ragione”.

Meloni: “Con i biocarburanti salviamo i motori e la nostra industria”

È iniziata nell’Aula della Camera dei deputati la replica della presidente del Consiglio Giorgia Meloni al termine della discussione sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre 2025. In apertura, la premier ha elogiato i recenti sviluppi da parte della Commissione europea, sottolineando “gli ultimi passi in avanti” e definendo “storico” il riconoscimento del ruolo dei biocarburanti nella transizione ecologica.
“Per la prima volta, dopo una lunga e faticosa battaglia italiana, l’Europa apre all’utilizzo dei biocarburanti e alla neutralità tecnologica. Ciò significa salvare i motori endotermici e un pezzo fondamentale della nostra industria”, ha dichiarato Meloni.
Poi la stoccata alla sinistra: “Per anni ci hanno definiti retrogradi, ma oggi la storia ci ha dato ragione. L’elettrificazione forzata avrebbe solo favorito i nostri competitori sistemici, come la Cina. Ora l’Europa cerca di correggere i suoi errori, e noi dobbiamo aiutarla a farlo, anche dicendo qualche no”.

Le repliche alle opposizioni: da Faraone a Conte, passando per il M5S

Nel suo intervento, Meloni non ha risparmiato le opposizioni. A Davide Faraone di Italia Viva, che l’aveva paragonata a Gollum, la premier ha risposto con ironia: “Temo non abbia letto Il Signore degli Anelli: Gollum rappresenta chi non riesce a fare a meno del potere. Io non sarò mai disposta a fare quello che ho visto fare da molti dei miei predecessori”.
Poi l’attacco al Movimento 5 Stelle e alle loro misure economiche: “Le banche hanno accumulato crediti fiscali per effetto del superbonus e della famosa ‘potenza di fuoco’. Così avete fatto arricchire gli istituti di credito, altro che famiglie e imprese”.
Sulle accuse di arretramento nella politica estera, Meloni ha chiarito: “Mi si è accusato di indietreggiare sull’Ucraina per il rifiuto all’invio di soldati. Ma la deterrenza è la precondizione per la pace. Il sostegno all’Ucraina resta saldo”.

Gaza, pensioni e Green Deal: “L’Italia fa più di chiunque altro”

La premier ha poi toccato i temi più delicati della politica internazionale e interna. Rivolgendosi alle opposizioni, ha domandato: “Perché vi siete rifiutati di sostenere in Aula il nostro piano di pace per Gaza, se dite di volere la pace?”.
Meloni ha rivendicato l’impegno del governo italiano: “Abbiamo garantito 2.200 tonnellate di aiuti umanitari per Gaza, molto più di chiunque altro in Europa. È un errore minimizzarlo, perché lo ha fatto l’Italia intera, con i suoi soldati e i suoi volontari”.
Sul fronte interno, ha difeso la legge di Bilancio e l’operato del ministro Giancarlo Giorgetti: “Sono fiera del lavoro fatto. Abbiamo poche risorse, ma una strategia chiara e coerente. Abbiamo fatto più per i fragili di quanto abbia mai fatto la sinistra”.
Infine, sul Green Deal, Meloni ha chiarito la posizione italiana: “Non siamo negazionisti. Condividiamo gli obiettivi di riduzione delle emissioni, ma serve pragmatismo. Non si può ignorare la realtà economica”.
La premier ha concluso con un affondo: “Sapete bene che in Italia la democrazia non è a rischio. Perché andate a raccontare all’estero il contrario? Così danneggiate il Paese, non il governo”.

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