Il vicepremier interviene all’evento di Libero sulle rotte dell’energia e parla di manovra, casa, banche e sindacati: “Landini? Vuole fare il ministro, ma dovrà aspettare a lungo”.
“Cantieri del ponte entro l’anno: dopo 160 anni, non sono un problema quattro mesi”
Intervistato dal direttore di Libero Quotidiano Mario Sechi nel corso dell’evento “Le rotte dell’energia e del commercio nel nuovo ordine mondiale”, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha confermato che il progetto del ponte sullo Stretto di Messina è ormai alle battute finali. “È atteso a giorni l’ultimo passaggio alla Corte dei conti – ha annunciato – e se arriverà l’ok, conto che entro l’anno i cantieri saranno aperti”.
Il leader della Lega ha ricordato che si tratta di un’opera storica: “Avevo detto entro l’estate, ma giustamente le imprese hanno fatto ulteriori controlli. Dopo 160 anni di attesa non sono un problema quattro mesi in più o in meno”. Poi la battuta: “Gli stanziamenti ci sono già. Se avessi dovuto aspettare questa legge di Bilancio, il ponte lo avrei fatto a casa mia, alla Camilluccia”.
“Serve un Piano Casa serio, ma senza soldi non si costruisce nulla”
Nel suo intervento, Salvini ha affrontato anche il tema della Manovra e del futuro Piano Casa, ribadendo la necessità di interventi concreti e finanziamenti adeguati. “Un Piano Casa serio ha bisogno di finanziamenti seri – ha spiegato –. Devo parlare con Giancarlo Giorgetti, c’è qualcosa da fasare nella legge di Bilancio. Io un Piano Casa senza soldi non sono abbastanza bravo da farlo. Patti chiari, amicizia lunga”.
Un messaggio diretto, che conferma la volontà del leader leghista di ottenere maggiori risorse per il rilancio dell’edilizia e delle politiche abitative, considerandole un volano per la crescita economica e l’occupazione.
“La tassa sugli affitti brevi è una sciocchezza, sarà cancellata”
Il vicepremier ha poi attaccato la nuova tassa sugli affitti brevi, definendola “una misura sciocca, con gettito minimo, che lede l’iniziativa privata e la proprietà privata”. Secondo Salvini, si tratterebbe di una norma “entrata in Manovra per distrazione”, il cui destino è segnato: “Sarà cancellata con il voto in Parlamento”.
Non sono mancate parole dure anche verso il contributo previsto per banche e assicurazioni, che il ministro ha commentato senza mezzi termini: “Più si lamentano, più presentiamo emendamenti per aumentarli. Se Unicredit e Intesa Sanpaolo chiuderanno l’anno con 20 miliardi di utili, non credo che rovinerò il cenone di Capodanno se chiuderanno con 4 miliardi in meno su 44 miliardi di utili”.
“Landini invidioso di Sbarra, vuole fare il ministro ma dovrà aspettare”
Infine, Salvini non ha risparmiato ironie nei confronti del leader della Cgil, Maurizio Landini, in riferimento all’ennesimo sciopero indetto dal sindacato. “Evidentemente è invidioso di Sbarra, che è diventato sottosegretario nel Governo. Landini vuole fare il ministro quando vince Elly Schlein, ma dovrà aspettare a lungo”.
Il ministro ha poi commentato la decisione del Garante per gli scioperi e le proteste legate al conflitto in Medio Oriente: “Landini si è arrabbiato con me, ma dovrebbe prendersela con se stesso: lancia scioperi a sorpresa. Nel giorno dello sciopero illegittimo per Gaza hanno viaggiato solo 400 mila italiani e ne sono rimasti a piedi un milione. Qual è il danno economico di lasciare a piedi un milione di lavoratori?”.