Prodi boccia la Schlein, “E’ un’alternativa scarsa”

L’ex premier critica la linea del Pd e smonta le accuse alla Meloni: “Non vedo rischi per la democrazia, manca solo una vera alternativa”.

Prodi affonda la Schlein: “La destra cresce perché il centrosinistra non è pronto a governare”

Le parole di Romano Prodi pesano come macigni e riaccendono le tensioni nel centrosinistra. L’ex presidente del Consiglio, considerato da molti il “padre nobile” del Partito democratico, ha espresso un giudizio severo sulla segretaria Elly Schlein e sulla sua capacità di costruire un progetto politico credibile. “Il problema è che la destra può perdere voti solo se c’è una alternativa di governo con un programma e degli obiettivi precisi. E io vedo che l’alternativa è scarsa”, ha dichiarato Prodi.
Un’analisi lucida e impietosa che fotografa le difficoltà del centrosinistra nel proporre una visione unitaria e concreta. “La gente dice ‘io voglio un’alternativa concreta’ — ha aggiunto l’ex premier — ma oggi il centrosinistra non ha la forza né la visione futura per dire ‘io sono pronto a governare’.”
Parole che suonano come una bocciatura netta per Elly Schlein, accusata da tempo di non saper parlare al Paese reale. Già mesi fa Prodi aveva criticato la decisione della segretaria di candidarsi alle europee come capolista, pur sapendo di non voler prendere il seggio, definendo quella scelta “un colpo alla credibilità democratica”.

“La sinistra ha voltato le spalle all’Italia”

Per Prodi, il centrosinistra vive una crisi di identità e di contenuti. “In teoria grillini, piddini, Avs e centristi cercano di formare un ‘campo largo’, ma solo come opposizione a Meloni. Non immaginano un modo per governare insieme”, ha osservato.
Le divisioni, secondo l’ex premier, sono profonde: “Litigano su tutto — dalla guerra in Ucraina alla crisi di Gaza, fino alle tasse, alle armi e all’Europa”. Il risultato, ha concluso, è che “la sinistra ha voltato le spalle all’Italia”.
Un giudizio che riflette la delusione di una parte storica dell’elettorato progressista, incapace di riconoscersi nel linguaggio e nelle battaglie attuali del Partito democratico.

“Non c’è rischio per la democrazia, solo per la credibilità del centrosinistra”

Romano Prodi ha poi preso le distanze anche dalle accuse lanciate da esponenti del Pd e da intellettuali di area progressista, secondo cui l’Italia sarebbe scivolata verso una “democratura”, ovvero una democrazia illiberale sotto il governo Meloni.
“Certo, la premier ha un forte senso del potere — ha spiegato Prodi — ma questo non significa che la democrazia sia a rischio. Non esiste oggi un problema di alternativa democratica in Italia.”
Una posizione che smentisce apertamente anche Elly Schlein, la quale nei giorni scorsi aveva denunciato un presunto pericolo per la libertà di stampa e per i diritti fondamentali nel Paese. “Non condivido queste letture — ha ribadito Prodi —. Il vero problema è politico, non democratico: serve costruire un’alternativa di governo, non urlare al regime.”

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