Sharm el-Sheikh, muore durante un’immersione la 37enne Lara De Cassan

Una vacanza in famiglia si è trasformata in dramma per la 37enne albergatrice bellunese Lara De Cassan, colpita da un malore fatale durante un’immersione nel Mar Rosso.

La tragedia nel Mar Rosso
Un momento di relax dopo la stagione lavorativa si è trasformato in tragedia per Lara De Cassan, 37 anni, albergatrice di Arabba, frazione del comune di Livinallongo del Col di Lana, in provincia di Belluno. La donna è morta lunedì 27 ottobre a Sharm el-Sheikh, in Egitto, colpita da un malore improvviso mentre si trovava impegnata in un’immersione nel Mar Rosso. Con lei c’erano il marito e i tre figli, partiti insieme per trascorrere qualche giorno di vacanza in famiglia.
Secondo quanto riportato dai media locali, Lara avrebbe accusato un malessere improvviso durante l’attività subacquea. Nonostante i tentativi di soccorso e il trasferimento immediato verso la riva, la donna non si è più ripresa. Le autorità egiziane hanno informato il consolato italiano, che ha avviato le procedure necessarie per assistere la famiglia nel difficile momento.

Chi era Lara De Cassan
Lara apparteneva a una nota famiglia di albergatori della valle Fodom. Dal 2014, insieme al marito, gestiva il Garnì Serena a Precumon di Arabba, una struttura molto apprezzata dai turisti per l’accoglienza e la calda atmosfera familiare. Lei si occupava personalmente della colazione e dell’ospitalità, mentre il marito, maestro di sci e snowboard, era il punto di riferimento per la manutenzione dell’hotel.
Sul sito dell’albergo si legge una frase che oggi assume un valore ancora più toccante: “Soggiornare qui significa entrare a far parte di una storia fatta di passione, ospitalità e amore per le Dolomiti.” Parole che raccontano la dedizione e l’entusiasmo con cui Lara accoglieva ogni ospite.

Il dolore del paese e l’attesa del rimpatrio
La notizia della morte di Lara De Cassan ha scosso profondamente Livinallongo del Col di Lana e l’intera valle Fodom, dove la famiglia è molto conosciuta e stimata. “A nome dei nostri concittadini, esprimo la più sentita vicinanza ai parenti e agli amici di Lara. È un lutto che colpisce il cuore di tutti noi,” ha dichiarato il sindaco Oscar Nagler. Numerosi i messaggi di affetto e sostegno arrivati ai familiari da colleghi albergatori, insegnanti e associazioni locali, che si sono mobilitati per offrire aiuto anche nelle pratiche di rimpatrio della salma.
In queste ore la famiglia, assistita dalle autorità consolari italiane al Cairo, sta completando le procedure burocratiche per riportare il corpo in Italia. Solo dopo l’arrivo in patria sarà possibile fissare la data dei funerali, che si terranno nella chiesa parrocchiale di Arabba, dove l’intero paese si prepara a darle l’ultimo saluto.

Il rientro della salma avverrà per via aerea, come previsto dalle norme internazionali di polizia mortuaria. Le autorità egiziane e italiane stanno collaborando per velocizzare i tempi e consentire alla famiglia di riabbracciare la propria cara nel più breve tempo possibile. Intanto, nella valle dolomitica, il silenzio del dolore ha sostituito il consueto fervore turistico, mentre il ricordo di Lara resta vivo nei cuori di chi l’ha conosciuta e amata.

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