Loris Stival, Facebook si divide tra innocentisti e colpevolisti

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Su Facebook le discussioni sulla morte del piccolo Loris Stival sono molto animate.

Il ragazzino, di soli 8 anni, è stato ritrovato, morto, nelle vicinanze di un vecchio mulino, a Santa Croce di Camerina in provincia di Ragusa, in Sicilia.

Accusata dell’omicidio è la madre Veronica Panarello che è rinchiusa da giorni nel carcere di Catania.

Su Facebook, il network più utilizzato al mondo, sono nate diverse pagine sulla tanto discussa vicenda.

Sulle pagine del social network sono in molti che credono che sia stata Veronica Panarello ad uccidere e, in tanti, che reputano, invece la donna innocente.

Una delle pagine più visualizzate è intitolata “Veronica non sei sola” con oltre mille like.

Andrea Stival, il nonno di Loris, aveva un po’ di tempo fa, dichiarato che non era il caso che si discutesse come se si fosse in  “un cortile pubblico” di un caso così delicato come quello riguardante l’uccisione di suo nipote.


L’uomo aveva anche chiesto rispetto per le persone che soffrono.

Il gestore della pagina aveva replicato che la volontà del nonno di Loris non era quella di voler far chiudere la pagina Facebook.

Sempre secondo chi gestisce la pagina Facebook “Veronica non sei sola” alle discussioni partecipa, attivamente, il nonno materno di Loris.

Il padre di Veronica Panarello ha ringraziato i gestori della pagina per aver voluto aprire un dibattito sull’ innocenza della figlia.

Sono altre le pagine Facebook create subito dopo la terribile morte del piccolo Loris tra le quali, la più seguita è “Panarello Veronica comunità”.

Ma la pagina più seguita in assoluto nata dopo la tragedia di Andrea Loris Stival di Santa Croce di Camerina è “Giustizia per Andrea Loris Stival”.

La pagina ha raggiunto in pochissimo tempo 15.845 e ad ogni post degli organizzatori ci sono diversi commenti sulla vicenda che attirato le attenzioni mediatiche non solo degli italiani ma di tutto il mondo.

I prossimi giorni sono decisivi per Veronica Panarello che potrebbe, per gli inizi dell’anno che sta per arrivare, tornare libera.

Veronica Panarello è in carcere perché i magistrati le hanno contestato i reati di occultamento di cadavere e omicidio aggravato.

Il 31 dicembre il tribunale del riesame sarà chiamato ad esprimersi sulla possibilità di scarcerare Veronica Panarello.

Secondo il difensore della madre di Loris non ci sarebbero prove sufficienti per credere che la donna sia stata l’omicida del figlio.

Veronica Panarello è stata arrestata per le numerosissime incongruenze presenti nella testimonianza che ha reso; oltre poi alle immagine che riprendono la sua auto vicinissima al mulino, luogo dove avvenne il ritrovamento del piccolo Loris.

Un altro video riprende sempre l’auto della Panarello, che ha sempre sostenuto di aver accompagnato il bambino a scuola, mentre, al contrario di quanto dichiarato, torna a casa e dal veicolo esce un bambino che si dirige  verso la casa di Loris; gli inquirenti sostengono che fosse proprio Loris Stival.

Si attende, quindi, che il tribunale del riesame di Catania si pronunci sull’istanza presentata dal legale di Veronica Panarello per la scarcerazione della sua assistita per insufficienza di prove a suo carico.