L’uomo, molto conosciuto a Monopoli, è morto in un incidente stradale sulla provinciale per Castellana: dal 2017 cercava ancora suo figlio Giovanni, scomparso nel nulla.
Lo schianto sulla Monopoli-Castellana
Un incidente mortale sulla provinciale tra Monopoli e Castellana Grotte ha causato la morte di Piero Longo, 60 anni, figura molto conosciuta in città. L’uomo era alla guida della sua automobile nel primo pomeriggio quando, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe perso il controllo del mezzo dopo aver tentato di evitare un trattore che procedeva sulla carreggiata. L’auto è finita contro un muretto a secco, con un impatto definito “violento” dai soccorritori del 118 intervenuti sul posto. Piero Longo è stato trasportato in ospedale, ma le ferite riportate non hanno lasciato scampo. La Polizia Locale ha avviato i rilievi e disporrà il sequestro dei veicoli coinvolti per chiarire la dinamica dell’incidente.
Il legame con il caso di Giovanni, scomparso nel 2017
La morte di Piero Longo ha riacceso l’attenzione su una storia che a Monopoli non è mai stata dimenticata: la scomparsa di suo figlio Giovanni Longo, svanito nel nulla il 6 marzo 2017, all’età di 26 anni. Il giovane viveva con i genitori e quella sera telefonò alla madre poco prima delle 19. Da quel momento, nessuna traccia. Portafoglio e cellulare erano con lui, ma aveva lasciato a casa gli occhiali da vista. Indossava una felpa grigia con cappuccio, jeans e scarpe antinfortunistiche. Alto 1 metro e 85, capelli e occhi castani, Giovanni è scomparso senza lasciare indizi. Il caso fu seguito anche dalla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, ma le ricerche non portarono a risultati. Per otto anni il padre non ha smesso di lanciare appelli, seguire segnalazioni, chiedere risposte. La sua morte porta con sé un dolore doppio: quello della perdita e quello di un finale che non ha mai avuto spiegazioni.
Una famiglia segnata da due assenze
Chi conosceva Piero Longo lo descrive come un uomo riservato ma determinato, che non aveva mai accettato l’idea di una verità irraggiungibile. Amici, conoscenti e vicini di casa raccontano di una figura profondamente segnata dalla scomparsa del figlio, ma sempre impegnata a mantenerne vivo il ricordo attraverso associazioni, appelli e iniziative locali. La notizia dell’incidente ha scosso l’intera città, che negli anni si era stretta attorno alla famiglia Longo durante le ricerche di Giovanni. La morte del padre chiude un capitolo che non ha mai avuto risposte, lasciando aperte domande, ipotesi e una ferita collettiva che non si è mai richiusa.