Fisco, dal 1 gennaio 2015 aumenti trasporti, benzina e acqua

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Previsti per il prossimo anno molti aumenti che incideranno sulle casse delle famiglie italiane.

Gli aumenti scatteranno dagli inizi di gennaio e riguarderanno, soprattutto, il settore dei trasporti.

Le associazioni dei consumatori come Adusbef e Federconsumatori hanno quantificato un aumento di 700 euro all’anno per famiglia.

I pendolari che abitualmente utilizzano l’autostrada per spostarsi dovranno fare i conti con l’aumento del pedaggio che sarà pari all’1,5% .

Dal primo gennaio l’aumento del pedaggio autostradale non sarà l’unico, ci saranno rincari anche per benzina e gasolio.


Una vera e propria stangata per gli automobilisti che sarà ancora più sentita per coloro che incapperanno in qualche infrazione del codice della strada con relativa sanzione.

Da gennaio 2015, per la rivalutazione biennale, aumenteranno anche gli importi di tutte le multe emesse da vigili urbani o da polizia, carabinieri e guardia di finanza.

Nel mirino dell’esecutivo anche le auto ritenute storiche e da collezione che dovranno pagare il bollo senza alcuna riduzione.

Si prospetta, dunque, per tutti coloro che abitualmente utilizzano l’auto per lavoro un anno pieno zeppo di aumenti.

Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, ha così commentato gli aumenti che ci saranno dal 1 gennaio 2015: “I soggetti interessati da questi aumenti saranno in particolar modo gli automobilisti e tutte le categorie professionali che utilizzano quotidianamente un’auto o un camion, come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori o gli autotrasportatori”.

Il dirigente della Cgia di Mestre ha dichiarato, ancora, che: “Oltre all’aumento del costo del carburante, dal primo gennaio scatteranno il ritocco delle sanzioni in caso di violazione del codice della strada, il probabile aumento medio dei pedaggi autostradali fino all’1,5% e le tasse per le auto/moto storiche. Ma coloro che subiranno gli aumenti più preoccupanti saranno le partite Iva iscritte alla sezione separata dell’Inps. Per questi freelance l’aliquota passerà dal 27,72 al 30,72 per cento”.

Gli aumenti non riguarderanno solo gli automobilisti ma anche le famiglie.

Uno degli aumenti che graverà maggiormente sui nuclei familiari sarà quello relativo le tariffe dell’acqua potabile.

L’acqua potabile dal 1 gennaio 2015 avrà un costo più alto del 4,8% e l’aumento riguarderà, secondo la Cgia di Mestre, l’aumento riguarderà la quasi totalità delle famiglie italiane.

L’aumento del costo dell’acqua si è reso necessario per finanziare la manutenzione delle condotte idriche che in Italia sono un vero e proprio colabrodo.

Uno studio svolto recentemente ha dimostrato che, le condotte italiane oramai diventate vetuste, perdono durante il loro percorso quasi il 40% di acqua che trasportano con un danno economico decisamente rilevante per le casse dello stato.

Da domani primo gennaio aumenteranno anche i costi della birra e dei liquori.

Tra tante notizie negative, però, c’è né anche una buona.

Dal primo gennaio 2015 diminuiranno le tariffe delle bollette dell’energia elettrica e del gas.

La diminuzione sarà del 3% per l’energia elettrica e dello 0,6% per il gas con un risparmio annuo per le famiglie italiane di circa  72 euro all’anno.

Un piccolo risparmio tra una valanga di rincari.