Luca Parmitano il racconto del suo ritorno sulla terra

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Dopo 166 giorni trascorsi nello spazio è tornato a casa il nostro astronauta Luca Parmitano primo italiano a compiere questa impresa storica; alle 4:50 ora italiana il suo arrivo, ma il viaggio di ritorno è cominciato nella notte quando l’astronauta è salito a bordo della navicella russa Soyuz insieme ai colleghi Karen Nyberg e il comandante Fyodor Yurchikhin e ad un ospite speciale ovvero la torcia olimpica che sarà utilizzata nei giochi invernali di Sochi in Russia.

Poi verso mezzanotte la navicella si è staccata dalla ISS e dopo quasi 4 ore i razzi propulsori hanno dato inizio al processo di discesa verso la terra; nessun imprevisto ha ostacolato la buona riuscita della missione che si è conclusa nel deserto del Kazakistan.

Luca Parmitano ha condiviso la sua gioia tramite un tweet che diceva “I’m home” che grazie a sua moglie Kathy è stato reso noto a tutto il mondo e la possibilità concessa a tutti di poter partecipare alle emozioni degli astronauti, tramite la comunicazione mediatica ed i social network, ha reso la 37esima missione spaziale un’ esperienza molto speciale ed amata perchè condivisa da tanti.

Il viaggio tutto terrestre prosegue ora verso l’aeroporto di Houston in Texas dove ad attendere Parmitano ed i suoi compagni di avventura ci saranno parenti e amici e sicuramente tanti curiosi e gente comune.

Tutto è andato secondo il programma stabilito ed il nostro connazionale non ha perso un briciolo della sua ironia e simpatia durante questa avventura tra le stelle durata quasi 6 mesi che ha descritto come “ il giro sulle montagne russe più emozionanti del mondo “ .

Occorre ora procedere alla fase di riabilitazione per ripristinare soprattutto le funzioni motorie annullate per l’assenza di gravità protratta per cosi tanto tempo; solo fra un mese gli astronauti potranno riprendere a camminare ed infatti il trasporto è stato effettuato a bordo di lettighe speciali.

Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Enrico Saggese ha dichiarato: “Volare è stata una missione straordinaria, eccezionale sotto ogni punto di vista, che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Ancora una volta, oggi più che mai, il nostro Paese ha saputo dimostrare che sa funzionare e che è capace di realizzare importanti progetti di portata internazionale. La missione di Luca Parmitano rappresenta il connubio perfetto tra scienza e ricerca ed è il simbolo della nostra abilità tecnologica. Luca Parmitano è stato il primo italiano a fare attività extraveicolari e la sua è stata la prima missione di lunga durata per l’ASI: l’Agenzia Spaziale Italiana e tutta l’Italia devono esserne orgogliose. Ora attendiamo i risultati delle sperimentazioni effettuate da Parmitano sulla Stazione e nel frattempo, l’appuntamento è tra un anno, quando sulla casa orbitante approderà la prima italiana: Samantha Cristoforetti”.