Riforma pensioni Poletti 2015: ultime notizie modifiche Fornero per reddito minino e precoci

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Tito Boeri, nuovo presidente dell’Inps, ha presentato la sua proposta di modifica della legge Fornero a due dei più influenti ministri dell’esecutivo Renzi, Padoan titolare del dicastero dell’economia e Giuliano Poletti titolare del dicastero del lavoro.

I contenuti della proposta sono ancora top secret ma sembra, che tranne slittamenti dell’ultima ora, il presidente dell’Inps terrà il prossimo 8 luglio una conferenza stampa per spiegare le linee guida della sue modifiche alla tanto “odiata” legge Fornero.

Lo staff del presidente dell’Inps sembra che abbia lavorato molto sul reperimento di fondi per introdurre un reddito minimo per i lavoratori over 55 anni che dopo anni di lavoro all’improvviso si sono trovati senza.

Il pensiero espresso anche in commissione lavoro da Tito Boeri è quello di modificare la Legge Fornero però senza pesare sulle casse dello Stato.

Un’altra idea che sembra che sia contenuta nella proposta della modifica alle legge Fornero di Tito Boeri è quella di concedere la pensione anticipata a lavoratori come i precoci, che già dall’adolescenza hanno iniziato a lavorare ed hanno già raggiunto il massimo dei contributi, calcolando l’importo mensile da corrispondere con il metodo contributivo.

Più contributi sono stati versati dal lavoratore più alto sarà il suo assegno pensionistico.

La proposta di Tito Boeri, se ritenuta valida prima dagli esperti del ministero del lavoro e poi da tutto l’esecutivo, potrebbe essere inserita nella prossima legge di stabilità che dovrebbe essere presentata il prossimo mese di settembre ed entrare in vigore il 1 gennaio 2016.

Il ministro del lavoro Giuliano Poletti non sembra avere però scartato la proposta di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro, che da tempo ritiene che la riforma Fornero sia molto restrittiva.

La proposta Damiano prevede l’accesso alla pensione per tutti i lavoratori che hanno compiuto il sessantaduesimo anno di età e che hanno raggiunto il massimo di contributi con un minino sacrificio nell’assegno mensile che potrebbe avere una decurtazione massimo dell’8%.