Pensioni si definitivo del Senato al decreto per rimborso una tantum

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Il rimborso una tantum previsto ad agosto sarà erogato dall’Inps regolarmente anche perchè il decreto presentato sulla rivalutazione dell’assegno pensionistico è legge.

Saranno molti i pensionati italiani che avranno diritto al bonus delle pensioni.

Ieri è stato reso noto che più di 7 milioni di Italiani vivono con pensioni che non superano i 707 euro mensili.

La Confesercenti con il seguente comunicato ha dichiarato che:  “Sono quasi sette milioni gli anziani poveri secondo l’Inps (con un assegno mensile inferiore ai 707 euro lordi). Un milione e 470 mila famiglie indigenti, cioe’ 4 milioni e 102 mila individui di cui 590 mila anziani, secondo l’Istat”.

Il decreto legge sulle pensioni è stato approvato dal Senato con 145 voti favorevoli e 98 contrari.

Il rimborso previsto dalla circolare dell’Inps sarà erogato nella misura di euro 796 a tutti i pensionati, sono circa 3 milioni e cinquecento, che hanno una pensione lorda di 1.500.

Un rimborso dovuto dallo stato in seguito alla sentenza della Consulta che ha ritenuto incostituzionale il blocco delle rivalutazioni imposto dalla legge Fornero entrata in vigore il 1 gennaio del 2012.

Il rimborso al quale, è stato dato il nome di bonus Poletti, sarà versato in un’unica soluzione e non sarà necessario che i pensionati presentino alcuna domanda.

Il rimborso sarà versato anche agli eredi del pensionato defunto.

Il bonus sarà erogato anche alle pensioni superiori ai 1.500 lordi in modo proporzionale all’assegno mensile.

Il rimborso non sarà erogato ai pensionati che hanno un assegno lordo mensile superiore ai 3 mila euro lordi.

Sul fronte modifica legge Fornero c’è da registrare la proposta di Boeri, presidente dell’Inps.

Il presidente dell’Inps ha proposto maggiore flessibilità in uscita per i lavoratori che hanno da tempo raggiunto il massimo dei contributi ma non il limite di età imposto dalla legge Fornero.

Una proposta che consentirebbe a lavoratori come i precoci che hanno iniziato a lavorare da giovanissimi e da tempo hanno raggiunto il massimo dei contributi di accedere con una piccola penalizzazione nell’assegno mensile.

Maggiore flessibilità in uscita e meno rigidità è stata più volte richiesta anche dai sindacati e da esponenti di spicco di tutti i partiti rappresentati in parlamento.

Tito Boeri ha anche affermato che non ci sono problemi per il finanziamento della Naspi la nuova indennità di disoccupazione approvata con il Jobs Act.