Tragedia a Portici, operaio cade dal tetto dell’autoparco comunale e muore

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L’operaio che è morto in seguito alla fratture riportate al capo per la caduta dal tetto dell’autoparco comunale di Portici si chiamava Nunzio Nusco.

Gli inquirenti, che stanno indagando su eventuali responsabilità in seguito alla caduta dell’uomo, non hanno ancora rivelato se Nunzio Nusco avesse era sposato ed avesse figli.

Il cantiere dove lavorava Nunzio Nusco e dove è successa la tremenda tragedia è stato posto sotto sequestro dalla forze dell’ordine.

Un’altra tragedia sul lavoro, quindi, è avvenuta a Portici, un comune di oltre 50 mila abitanti che fa parte della città metropolitana di Napoli.

Un uomo di 40 anni è caduto nel vuoto dal tetto dell’autoparco comunale che si trova in Via Campitelli dove, con altri colleghi, stava lavorando per la impermeabilizzazione del solaio.

Sul tetto dell’autoparco comunale di Portici che si trova in via Campitelli erano in corso alcuni lavori per l’installazione di un impianto fotovoltaico.

I colleghi dell’uomo di 40 anni che è caduto dal tetto dell’autoparco comunale hanno subito chiamato i medici del pronto intervento che, dopo qualche minuto, sono arrivati sul posto.

I medici, dopo i primi soccorsi al povero uomo, hanno compreso la gravità delle condizioni di salute del lavoratore ed hanno subito predisposto il trasferimento in un plesso ospedaliero attrezzato.

L’uomo è arrivato all’ospedale “Loreto Mare” già in condizioni di salute gravissime e dopo qualche ora per le ferite riportate è morto.

Sul posto del terribile incidente sono arrivati gli uomini della polizia municipale e della polizia che hanno iniziato i primi accertamenti per comprendere quali siano stati i motivi della caduta dell’uomo dal tetto.

Anche la procura della repubblica di Napoli ha aperto le indagini sulla morte dell’operaio per comprendere se ci sono delle responsabilità e se sul cantiere erano state adottate le norme previste per la sicurezza dei lavoratori.

Nicola Marrone, primo cittadino di Portici, ha voluto far sentire la sua vicinanza alla famiglia dell’ennesima vittima sul lavoro affermando il suo “cordoglio per la perdita di una giovane vita”.

L’uomo di 40 anni, che ha perso la vita in seguito alla caduta dal tetto dell’autoparco del comune di portici, lavorava per la ditta che si era aggiudicata i lavori di impermeabilizzazione del tetto.