Usa, pentagono costretto a pubblicare foto choc torture sui detenuti

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Una sentenza di un giudice americano ha obbligato il pentagono a pubblicare le foto delle torture perpetrate dai soldati degli Stati Uniti d’America in alcuni carceri del mondo quali quelli di Guantanamo, in Iraq e in Afghanistan.

Il Pentagono ha pubblicato in questi giorni circa 200 foto che riprendono le torture perpetrate nei confronti di altrettanti detenuti. Le foto sono particolarmente violente e il Pentagono è stato costretto a pubblicarle dopo che ha perso una causa che è durata oltre 13 anni con l’associazione “American civil liberties union”.

La famosa associazione americana dal lontano 2003 sta cercando di fare in modo che la giustizia americana ordini al Pentagono la pubblicazione delle foto delle torture perpetrate durante la presidenza Bush sia in Iraq che in Afghanistan e a Guantanamo. L’associazione “American civil liberties union ha divulgato la notizia che presto chiederà la pubblicazione al Pentagono anche di altre 1.800 foto sempre scattate durante le guerre in Iraq e in Afghanistan.

Nell’era Obama qualcosa di diverso era avvenuto. L’attuale segretario alla Difesa, Ashton Carter, ha voluto intraprendere una strada nuova più conciliante con l’associazione “American civil liberties union” divulgando  le prime 198 foto delle torture nei vari carceri dislocati in Medio Oriente e a Guantanamo. I precedenti segretari della difesa Leon Panetta e Robert Gates hanno sempre rifiutato, durante la loro gestione, la pubblicazione delle foto.

L’associazione “American civil liberties” dopo la pubblicazione delle foto dell’esecutivo Obama disse che non si ci si poteva limitare a pubblicare solo una minima parte delle foto incriminate ma dovevano essere pubblicate tutte.

Due anni fa un giudice ordinò al Pentagono di non pubblicare solo le foto che potevano mettere a repentaglio la sicurezza degli Stati Uniti d’America, tutte le altre immagini, però dovevano essere pubblicate. Il giudizio legale tra il Pentagono e la nota associazione americana per i diritti civili è destinata a continuare. La prossima udienza si svolgerà il 19 febbraio prossimo.

L’associazione “Ameircan civil liberties” ha anche riferito che non vi sono differenze tra le pubblicazioni delle torture per i prigionieri delle guerre in Iraq e in Afghanistan e il video che fu subito pubblicato dell’afroamericano Eric Garner che a New York fu strangolato da un poliziotto.

Il legale dell’associazione “American civil liberties” ha riferito, durante un’intervista al Guardian Alex Abdo, che: “Crediamo che le foto, quando vengono pubblicate, possano avere la capacità di fare lo stesso nei casi di abusi contro i detenuti, e credo che anche il Pentagono lo sappia”.