Pier Luigi Bersani su Matteo Renzi sta governando con i miei voti

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Lo scontro tra Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd e Matteo Renzi, attuale segretario dei Dem e presidente del Consiglio in questi giorni è al top.

Pier Lugi Bersani non ci sta, attacca Matteo Renzi e chiede rispetto per tutto quello che è stato costruito in passato e soprattutto per la grande coalizione dell’Ulivo che con l’avvento di Matteo Renzi è stata distrutta.

Bersani, durante la convention di Sinistra riformista, ha attaccato duramente il premier Renzi affermando che: “Sì, lo ammetto, mi sono arrabbiato molto, se mi toccano l’Ulivo… Se al corso di formazione politica vai a dire che la sinistra ha distrutto l’Ulivo, che abbiamo aiutato Berlusconi… Ricordo che il centrosinistra ha battuto tre volte Silvio Berlusconi e che, pochi o tanti voti che io abbia preso, Renzi sta comodamente governando con i voti che ho preso io. Non io Bersani, io centrosinistra”.

L’ex segretario del Pd e candidato premier del centrosinistra alle ultime elezioni sottolinea la sua posizione che è differente da altri leader della sinistra come Massimo D’Alema, annuncia che continuerà la sua battaglia all’interno del Pd e che non ha alcuna intenzione di creare un nuovo partito.

Pier Luigi Bersani dichiara che: “Io assieme ad altri stiamo cercando di tenere dentro il Pd della gente che non è molto convinta di starci. A volte si ha l’impressione invece che il segretario voglia cacciarli fuori: il segretario deve fare la sintesi non deve insultare un pezzo di partito”.

Alla stessa convention di Sinistra riformista hanno partecipato anche altri componenti della sinistra Dem come Roberto Speranza.

Roberto Speranza ha sottolineato che è sulla stessa linea di Pier Lugi Bersani e non ha alcuna intenzione di uscire dal Partito Democratico per formare un nuovo movimento: “I nostri militanti ci chiedono se restiamo nel Pd. No, non restiamo dentro il Partito democratico: noi siamo il Pd. E senza di noi, senza questa cultura politica, senza queste storie e passioni, il Pd non c’è più, non esiste più se non c’è questo pezzo”.

La risposta da parte dei componenti vicini alla linea di Matteo Renzi non si è fatta attendere. Una nota firmata sia da Lorenzo Guerini che da Debora Serracchiani ha voluto precisare che: “Una nuova generazione sta provando a cambiare l’Italia e l’Europa. Non inseguiremo le polemiche di chi vorrebbe riportarci al tempo delle divisioni interne che hanno ucciso a morte i governi passati del centrosinistra. Quella parte della minoranza che polemizza sa dove trovarci, a lavorare in Parlamento, nelle città, in Europa, tra la gente per cambiare questo Paese, come stiamo facendo, insieme”.

Sulla polemica interna nel Partito Democratico è intervenuto anche il presidente del Pd Matteo Orfini che ha dichiarato che: “Credo che Bersani, D’Alema, Speranza, Cuperlo abbiano molto da dire e da dare al Pd. Quello che stanno facendo a Perugia sicuramente è un momento di discussione importante. Però da presidente del Pd voglio dire che non consentirò a nessuno, né dentro né fuori al Pd, di infangare la nostra comunità”.

Le prossime elezioni amministrative che si svolgeranno il 5 giugno saranno un durissimo banco di prova per Matteo Renzi ed i suoi uomini. Una sconfitta in alcune città importantissime come Milano, Roma e Napoli potrebbe determinare nuovi malcontenti all’interno del Partito Democratico oltre alla possibilità, sempre più ventilata, di una scissione.