Imu Roma, Napoli, Milano 2013: moltiplicatori per calcolo, aliquote, modalità pagamento

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Siamo alla stretta finale: il prossimo 17 giugno molti contribuenti dovranno provvedere al versamento dell’acconto Imu.

Molte e diverse le notizie che si sono diffuse sinora in merito all’Imu, spesso anche contrastanti tra loro; un vero caos che ha ingenerato dubbi ed incertezze nei contribuenti.

Di recente è stata altresì emessa una circolare proprio al dine di chiarire i punti  fondamentali come ad esempio, il calcolo dell’importo da versare, le aliquote e detrazioni da applicare, come pagare l’Imu e ancora chi sopratutto deve pagare l’Imu.

Innanzitutto prima di indicare chi è tenuto al pagamento dell’acconto Imu e chi no, appare opportuno rilevare e ricordare, che questa distinzione è assolutamente provvisoria, dal momento che laddove il nuovo governo Letta non dovesse approvare una riforma definitiva fiscale immobiliare entro il 31 agosto 2013, tutti i contribuenti indistintamente dovranno provvedere al pagamento dell’Imu con scadenza il prossimo 17 dicembre 2013.

Quindi oltre il danno la beffa; dal momento che coloro che sono esentati dal pagamento della rata di giugno, si troverebbero quindi a dover versare la rata di dicembre 2013, ma anche quella di giugno 2013 per la quale erano stati esentati!

La stessa circolare ha altresì chiarito che per quanto riguarda le aliquote e le detrazioni da comprendere nel calcolo dal momento che non tutti i comuni hanno consegnato le delibere con le nuove aliquote che sarebbero poi dovute essere pubblicate dal Ministero delle Finanze entro il 16 maggio, bisognerà  per tutti, fare riferimento  a quelle dell’anno 2012.

Tuttavia, per quei comuni che invece hanno provveduto nei termini previsti a consegnare le nuove aliquote quindi già in vigore, laddove queste fossero più convenienti rispetto a quelle del 2012, il contribuente può liberamente e tranquillamente scegliere di applicare queste nel calcolo dell’importo da versare.

Ed allora ecco di seguito in breve il procedimento per calcolare l’importo esatto da versare (che in sostanza corrisponderà al 50% dell’Imu versato nell’anno 2012) :

  • partire dalla rendita catastale dell’immobile;
  • moltiplicarla per 1,05;
  • applicare poi il moltiplicatore che varia a seconda della categoria dell’immobile;
  • moltiplicare poi ancora per l’aliquota, (che come anzidetto è quella in vigore nell’anno 2012)
  • per ultimo moltiplicare ancora per il 50%

Come abbiamo già ricordato, il moltiplicatore non è lo stesso per tutti gli immobili, ma varia a seconda della categoria catastale:

 

  • 160 per le categorie catastali A) (eccetto A10) C2), C6) e C7);
  • 140 per le categorie catastali B), C/3, C/4 e C/5);
  • 80 per la categoria catastale A10);
  • 65 per la catgoria catastale  D), (eccetto D/5);
  • 55 per la categoria C1).

Da un breve sondaggio è emerso che quindi l’introduzione dei nuovi moltiplicatori e le nuove aliquote deliberate dai Comuni hanno inciso in maniera assolutamente negativa sulle attività produttive che hanno visto aumentare notevolmente gli importi da versare.

In molte città, come Torino, Milano, Bologna , Roma, Napoli , Lecce, l’importo Imu 2013  per le imprese, sarà maggiore del 50% rispetto all’importo Imu 2012, ed addirittura sarà maggiore del triplo, rispetto alla precedente Ici; ad esempio a Milano,  un capannone industriale dovrà versare il 51,1% in più  rispetto al  2012 e addirittura il 175,6% in più rispetto alla vecchia Ici!