Boskov morto: ultime notizie successi Samp e frasi celebri

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Dopo la notizia della prematura  morte dell’ ex allenatore del Barca Tito Vilanova oggi un altro grande del calcio  è morto si tratta di Vujadin Boskov.

L’allenatore serbo in Italia è stato un vero e proprio idolo dei tifosi della Sampdoria per aver portato i colori blucerchiati in vetta all’Europa.

Straordinaria la sua esperienza calcistica e la sua capacità di far gruppo e di far sbocciare due campioni come “i gemelli del gol” Gianluca Vialli e Roberto Mancini.

Vujadin ha girato le panchine di quasi tutta Europa, ma prima di diventare allenatore è stato un ottimo giocatore tanto da vincere con la forte Jugoslavia nel 1952 in Finlandia l’argento olimpico.

La sua carriera di allenatore inizia in Svizzera con lo Young Boys per poi continuare in Oland con Den Haag ed in seguito per approdare nel mitico Real Madrid dove arrivano i primi successi conquistando il campionato spagnolo nella stagione 1979-1980 e due coppe del Re.

Boskov dopo l’esperienza in Spagna arriva in Italia ed incomincia la sua carriera nel belpaese ad Ascoli in serie B riuscendo subito a conquistare la promozione in serie A.


Dopo l’esperienza ad Ascoli l’approdo a Genova nella Sampdoria dove vince tutto il possibile conquistando uno scudetto, una Coppa delle Coppe, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana.

Ma la sua più cocente delusione è stata la sconfitta con la sua Sampdoria in Coppa dei Campioni contro il fortissimo Barcellona.

Boskov allenerà anche altre squadre prestigiose italiane come il Napoli, la Roma ed il Perugia e sarà chiamato a dirigere per ben due volte la sua nazionale ma la sua carriera di allenatore resterà per sempre legata ai colori blucerchiati della Samp.

Vujadin Boskov è morto all’età di 82 anni ed i funerali si terranno a Begec la città dove era nato.

Vujadin da zingaro del pallone conosceva 4 lingue ed era famosissimo per i suoi aneddoti come “È rigore quando arbitro fischia” e “Pallone entra quando Dio vuole”.