Nelle zone di Brindisi e Bari, smantellata lobby dei rifiuti, arrestati due sindaci e due vicesindaci, per favorire gli affari a disposizione una escort

Un complicato sistema di corruzione messo in atto da diversi amministratori pubblici per favorire un’azienda di Carovigno. Le indagini sono partite per comprendere come venissero affidati gli appalti per la gestione dei rifiuti.

Per fare in modo che gli affari avessero una più facile risoluzione, veniva spesso messa a disposizione anche una escort.

Sono in totale 73 le persone indagate. Stamane sono finiti in carcere dodici persone, tra le quali il sindaco di Torchiarolo e il sindaco di Villa Castelli e due vicesindaci di Poggiorsini e Torchiarolo e il direttore generale di in’agenzia ecologica di Manfredonia.

Comunicato dei Carabinieri:

“Nella mattina odierna, in vari comuni delle province di Brindisi e Bari, nonché nella città di Potenza, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e agli aa.dd. emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi, concordante con le risultanze investigative prodotte dalla Compagnia di San Vito dei Normanni (BR), nei confronti di 12 persone, fra le quali due sindaci [Torchiarolo e Villa Castelli (BR)] e due vicesindaci [Poggiorsini (BA) e Torchiarolo], nonché vari dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio e il Direttore Generale dell’Azienda di Servizi Ecologici di Manfredonia (FG)”.