Bari all’ex fabbrica della morte demolito un altro capannone a breve sorgerà il parco della rinascita

Questo pomeriggio il sindaco Antonio Decaro, accompagnato dal direttore della ripartizione Ambiente Vincenzo Campanaro, rup dei lavori, ha effettuato un sopralluogo sul cantiere per la bonifica della ex Fibronit dove, nella struttura di confinamento che a breve sarà smantellata, è stata completata la demolizione del capannone C (la palazzina che ospitava gli uffici posta al confine con via Caldarola, da cui era separata con una barriera new jersey).

“È stato demolito anche il secondo edificio, il capannone C, dopo la demolizione dell’edificio D avvenuta ad agosto – ha dichiarato Antonio Decaro -. In questi giorni si comincerà a smontare la tensostruttura e, finalmente, a guardare l’orizzonte anche da via Caldarola. Questa struttura è una sorta di nuvola bianca che custodisce il sogno di demolire questi edifici e rendere totalmente sicura questa parte della città. Adesso la tensostruttura sarà rimontata più avanti per poter demolire i capannoni del blocco E/F. Al momento sono ancora tre i blocchi di edifici che dovranno essere demoliti. Dall’abbattimento del capannone C sono state recuperate 5.000 tonnellate di macerie che, impastate con acqua e cemento, sono servite a realizzare degli strati di calcestruzzo impermeabilizzati e messi in totale sicurezza per effettuare dei riempimenti. Qui, dove sorgeva la fabbrica della morte, sorgerà il parco della rinascita, per il quale abbiamo già affidato la progettazione e chiesto il finanziamento alla Regione Puglia. Addirittura potremmo cominciare a realizzare il primo stralcio del parco prima della conclusione dei lavori per la bonifica definitiva. Oggi possiamo festeggiare un altro risultato, e insieme ai teli della struttura vanno giù anche le ultime questioni che erano sospese: nei giorni scorsi, infatti, è stata perfezionata la trascrizione della proprietà dell’area, definitivamente passata nella disponibilità del Comune di Bari secondo quanto previsto dall’accordo di programma sottoscritto nel 2016”.

Il prossimo passo sarà abbattere, con le stesse procedure adottate fin qui, i capannoni del blocco E/F, come indicato nel progetto della bonifica. A questi capannoni sono adiacenti i silos dove si stoccava il cemento e l’amianto.

Questi silos determinano una complessità notevole per cui la struttura di confinamento sarà ancora più imponente perché dovrà contenere strutture di così grandi dimensioni.

Dall’avvio dei lavori sino ad oggi sono stati completamente abbattuti due importanti edifici della ex fabbrica di cemento-amianto.