Bari, riposa in pace Comandante Nicola Marzulli, fermato l’autore del vilipendio alla lapide – VIDEO

Si è conclusa questa mattina una importante operazione di Polizia Giudiziaria attraverso cui è stato possibile identificare, in meno di 36 ore dal momento in cui si è verificato l’ultimo episodio di danneggiamento, il soggetto che più volte ha oltraggiato la lapide posta sul loculo dove riposa il compianto Generale Marzulli Nicola già Comandante del Corpo di Polizia Locale di Bari.

L’autore, un uomo di 58 anni C.P.G. di Bari, è stato identificato e bloccato dagli investigatori della Polizia Locale di Bari grazie ad una delicata attività di indagine coordinata e diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari Dott.ssa Grazia ERREDE che nella circostanza ha anche autorizzato l’installazione di un sistema di ripresa video attraverso cui è stato possibile individuare il soggetto che, nel primo pomeriggio di giovedì scorso, aveva danneggiato non solo la foto del Comandante Marzulli ma anche sottratto la campana della lampada votiva strappando persino il portalampada interno e lampadina ad esso collegata.

Al termine dell’atto di vilipendio, il soggetto ha addirittura eseguito un gesto di disprezzo con la mano all’indirizzo della lapide. Le modalità con cui si sono svolti i fatti sono assimilabili a quelle riscontrate nei precedenti atti di vilipendio.

L’uomo, dopo gli adempimenti di rito, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per i reati di vilipendio aggravato dai futili motivi e compiuto con l’uso di arma da taglio nonché per furto aggravato per aver sottratto gli accessori della lapide.

Individuare l’autore dei fatti che così tanto clamore hanno suscitato sia nella cittadinanza che nei colleghi ed operatori tutti della Polizia Locale e delle Forze di Polizia nonché turbare la famiglia già provata dal tragico evento – replica il Comandante Michele Palumbo – oltre ad essere un atto dovuto nei confronti dell’Uomo, amico e collega Dr. Nicola Marzulli, determina grande soddisfazione in quanti operano quotidianamente per il rispetto delle leggi.