Ginosa sconcerto al comune, il M5S approva la tassa sui matrimoni, insorge l’opposizione

Con l’approvazione del Regolamento in Consiglio Comunale nella seduta di ieri, l’Amministrazione pentastellata di Ginosa, istituisce LA TASSA SUI MATRIMONI.

Eh già… non bastavano l’IMU, la TASI, la TARI, l’IRPEF, le bollette, il mutuo, l’asilo, la mensa, il pulmino, gli scarni assegni familiari etc. ad allontanare i cittadini dal matrimonio e dalla famiglia… mancava, anche, un tributo comunale per quanti vorranno sposarsi civilmente.

A quanto ammonta questo nuovo balzello? Esso andrà da un minimo di 100,00 euro se il matrimonio è celebrato nei giorni infrasettimanali al Palazzo della Cultura a 200,00 euro in sedi distaccate dell’Ufficio di Stato Civile.

Inoltre si pagherà euro 100,00 se si utilizza la Sala Consiglio o la Sala Giunta o la Sala Delegazione di Marina di Ginosa il Sabato dalle ore 10,00 alle 12,00; euro 150,00 se si utilizza il Palazzo della Cultura ovvero euro 200,00 per sedi distaccate dell’Ufficio di Stato Civile (magari una “Sala 5 stelle extralusso”).

Se i nubendi non sono residenti nel Comune le tariffe arrivano a 300,00 e 350,00 Euro.

Il regolamento approvato, inoltre, ha espressamente previsto il divieto di sposarsi civilmente nei giorni di Domenica, in particolari festività dell’anno e nei due giorni precedenti qualsiasi consultazione elettorale.

Questo nuovo Regolamento, ha previsto altresì il divieto, “prima e dopo il rito, di lancio di riso, pasta, confetti, petali, coriandoli o altro materiale che crei pericolo per terzi ….” , però “è consentito effettuare dei brevi brindisi di augurio” (Sigh!)

Questa ritrovata indole da legislatore della Amministrazione 5 stelle del Comune di Ginosa, ci ha lasciato alquanto basiti. Non perché si tratti di qualcosa di totalmente nuovo (di solito si parla di “volontà superiore” oppure “ce lo chiede lo Stato centrale”), ma perché si percepisce in esso una forte tendenza a fare cassa, cioè a accumulare quanti più soldi possibili.

Ah dimenticavamo, servono soldi al Comune di Ginosa, per pagare due Dirigenti esterni, per l’Ufficio Ragioneria e per la Polizia Municipale alla modica cifra di 100 mila euro …. Ovviamente tutto a carico delle tasche dei cittadini onesti che pagano l’IMU, la TARI, la TASI, la TASSA SULLE INSEGNE, la TASSA SUI PASSI CARRABILI, la TASSA SUI PULMINI, da oggi la TASSA SUI MATRIMONI, ecc.

Viene da domandarsi: da quando per godere di un diritto costituzionalmente garantito come la libertà di matrimonio è obbligatorio pagare?