Tutti contro uno solo questo è stato l’andamento della campagna elettorale conclusasi due giorni fa il 23 maggio scorso.

Sia Renzi che Berlusconi hanno attaccato duramente il leader indiscusso del Movimento Cinque Stelle accusato dall’ex cavaliere di essere un dittatore e dal Premier di essere uno schizofrenico per le battute di Beppe Grillo su Berlinguer e Hitler.

Ma chi è attaccato da tutti significa in politica che è temuto.

Beppe Grillo ha convinto molti delusi dal cavaliere e del centrodestra in generale,  ma anche parecchi ex uomini di sinistra ed una vittoria del movimento Cinque Stelle alle prossime elezioni europee fa terribilmente paura un po’ a tutti.

A Forza Italia perché potrebbe uscire ulteriormente indebolita dalle urne dopo la scissione con Nuovo Centrodestra e le note vicissitudini giudiziarie del suo leader Silvio Berlusconi.


Al Partito Democratico ed in particolare a Renzi, una sconfitta alle europee potrebbe provare degli scossoni all’interno del suo partito, con la minoranza che potrebbe chiedere le sue dimissioni da segretario nazionale.

Ma anche  nella maggioranza dell’esecutivo  ci potrebbero essere delle ripercussioni se il Nuovo centrodestra di Alfano uscirebbe con un risultato mediocre dalle votazioni.

La situazione dei sondaggi pre blocco elettorale vedevano il Pd al 32% delle intenzioni di voto seguito dal M5S al 26%, distaccata Forza Italia con il 19% dei consensi.

Ma già l’anno scorso i sondaggi furono sovvertiti dal risultato delle urne…

Si voterà solo oggi dalle ore 7,00 alle ore 23,00 e subito dopo inizierà lo spoglio che sancirà il reale vincitore di queste elezioni europee, ma attenzione un nuovo tsunami più violento di quello dello scorso anno può abbattersi nuovamente sul sistema politico italiano.