Emergenza Covid-19, stilista pugliese brucia le sue creazioni “Abbandonato dallo stato che ha dato fuoco al nostro futuro e ai nostri sogni”

Un gesto estremo di uno stilista di abiti da sposa di Veglie che ha deciso di dare fuoco alle sue ultime creazioni.

Nelle prime ore di oggi, Pietro Demita, titolare della Diamond Couture atelier leader nella produzione di abiti da sposa ha decido di compiere l’estremo gesto: “Dopo le ultime disposizioni governative riguardanti la Fase 2 di questa emergenza, il mondo del wedding che in questo momento rappresento è stato letteralmente abbandonato. Non una data, non una citazione, non un aiuto per noi. Oggi davanti al mio atelier che è fulcro e bandiera dell’artigianato made in Italy, a nome di tutte le aziende del settore moda sposi, ho voluto lanciare un segnale forte, di rottura, di protesta nei confronti di uno Stato che ha deciso di ignorare una parte produttiva del Paese enormemente importante”.

Lo stilista ha voluto spiegare il senso del suo gesto: “a nome di tutti i produttori della mia categoria, ma anche a nome di tutti gli imprenditori che fanno parte del settore nozze, che sono tantissimi, e che rischiano tutti di fallire, letteralmente. Mi auguro che questo mio gesto limite possa arrivare dritto a chi decide delle nostre vite, perché è impensabile restare in piedi senza un aiuto economico vero, concreto, veloce e realmente libero da ogni burocrazia.

Noi amiamo l’Italia, amiamo e sosteniamo da sempre il made in Italy, ma non siamo più disposti a farci massacrare economicamente. Siamo il cuore pulsante dell’Italia, siamo la parte produttiva che ci rende famosi nel mondo, abbiamo un orgoglio che ci è stato calpestato. Non lo permetteremo più”.

 “Al frutto del mio talento, all’arte delle mie mani, ma prima di me lo hanno fatto le decisioni economico-politiche, che hanno dato fuoco al nostro futuro e ai nostri sogni”.