Coronavirus Bari, aprono le palestre ma pochissimi si iscrivono, “i clienti hanno fatto delle donazioni e così possiamo pagare le bollette”

Oggi 25 maggio le palestre hanno potuto riaprire ma non c’è stata l’affluenza che i gestori e proprietari si aspettavano e auspicavano.

Organizzare la vita in palestra non è semplici e i proprietari si sono dovuti sobbarcare le spese per mettere a norma gli spazi ma c’è un calo del 70% dei clienti.

Oggi, a Bari ha riaperto anche il Cus, Centro sportivo universitario e Antonio Prezioso, il presidente Cus, ha dichiarato: “Stiamo effettuando il test di una settimana al momento stiamo valutando con calma come regolare il flusso con accessi divisi per ingresso e uscita. Stiamo valutando quando far ripartire tutti i corsi, anche per gli sport di squadra come basket, pallavolo e calcio a 5. Nei prossimi giorni, in base alle indicazioni, renderemo accessibili anche gli spogliatoi”.

Un responsabile della palestra Wellness’n Gym di corso Italia ha dichiarato: “Ci siete mancati … Le misure di sicurezza sono abbastanza semplici da mettere in pratica ma a causa della preoccupazione del contagio circa il 70% degli sportivi ha deciso di rinunciare”.

E poi ha aggiunto: “Ci restano solo le bollette da pagare accumulate durante la chiusura forzata le dotazioni di sicurezza sono state implementate a nostre spese. Purtroppo siamo esclusi anche dal bando Open del Comune e su tre collaboratori solo uno ha ricevuto un aiuto economico dalla Stato”.

E poi ha concluso: “I clienti hanno fatto spontaneamente bonifici e somme consegnate a mano, solo grazie a loro possiamo coprire le spese e il calo naturale degli abbonamenti dal periodo estivo sino a settembre o peggio fino a dicembre”.