Sanremo 2021, Jo Squillo massacra Fiorello e Amadeus: « per cantare quella canzone ci vuole cultura … »

Jo Squillo non le manda certo a dire e non si ferma più per parlare della esibizione fatta da Amadeus e Fiorello che, con delle parrucche hanno cantato una canzone cult degli anni 80 “Siamo donne” che Jo Squillo cantava in coppia con Sabrina Salerno.

Jo Squillo non ah assolutamente apprezzato la performance è ha accusato sia Amadeus e Fiorello che la Rai di aver banalizzato una canzone che ha un messaggio molto importante.

Le dichiarazioni di Jo Squillo

Jo Squillo non ha usato mezzi termini contro l’esibizione di Fiorello e Amadeus che, sulle note di “Siamo donne” con delle parrucche, hanno cantato e ballato. Jo Squillo ha detto: «E’ stato tutto banalizzato, alla Rai chiedo un festival 2022 a gruppo di donne».

E poi, ancora: «C’è bisogno nella società, dopo questo anno così speciale, che così profondamente ha colpito tutti, di un doveroso cambiamento. Noi tutti abbiamo versato così tante lacrime che davvero la musica in questo momento può essere una potente voce di cambiamento, quindi Sanremo in questo momento doveva essere ancora più speciale, toccante, non banale, e se ne sono accorti anche loro, non si può banalizzare questo grande momento anche di lacrime, riempiendo le poltrone vuote con dei palloncini: l’assenza c’è non si può chiudere, si doveva invece far sentire, perché è anche la magia di questo momento che ci fa sentire uniti».

E poi ha anche aggiunto: «E lo dico con il massimo rispetto per Fiorello che è un grandissimo professionista».

Jo Squillo non vuole querelare ma ha un grosso risentimento

Jo Squillo ha le idee molto chiare su ciò che è avvenuto e ha dichiarato: “Se si vestivano da drag queen almeno sarebbe stato uno spettacolo, non basta una parrucca per cantare quella canzone, per cantare quella canzone ci vuole cultura. Con quella canzone abbiamo lasciato un segno, abbiamo fatto la storia, ma la storia si rispetta. Quella sera di 30 anni fa raggiungemmo un record di ascolti di 17 milioni di spettatori, non so chi altro lo abbia fatto“.

E poi continua: “Potrei leggere i tanti messaggi arrivati su Instagram: sono stati massacrati. Qualcuno ha anche scritto “se li querelate vincete di sicuro”, ma ci mancherebbe, sono troppo artista per pensare di mettere tutto in mano a degli avvocati, e non penso assolutamente che ci sia stata derisione, il fatto è che a loro, inconsapevolmente, quella cultura, quell’attenzione al femminile manca”.