Pippo Baudo una furia contro Paolo Bonolis: “Tremendo, volgare” e contro Carlo Conti …

Pippo Baudo in questi giorni ha compiuto 85 anni ma la sua vitalità e il suo interesse per il mondo della televisione non conosce stanchezza. Pippo Baudo, che è in formissima, ha parlato della tv di questi anni e i suoi commenti non sono stai affatto dolci, infatti è andato giù molto duro soprattutto con due conduttori amatissimi, uno della Rai, Carlo Conti e l’altro delle reti Mediaset, Paolo Bonolis e li ha attaccati duramente. Vediamo cosa ha detto.

Pippo Baudo attacco durissimo a Paolo Bonolis e a Carlo Conti

Pippo Baudo ieri,7 giugno ha compiuto 85 anni e alla sua età non ha alcuna intenzione di tornare in televisione, infatti ha detto: “Ci mancherebbe che mi rimettessi in gioco. Mi limito a guardare, e purtroppo vedo sempre le stesse cose, un format ripetuto 7, 8 volte”.

E poi, durante l’intervista che ha rilasciato a Il Giorno ha detto su Carlo Conti: “Leggo che Carlo Conti torna con Tale e quale, ma è possibile? Ancora? È tremendo”.

Invece, di Paolo Bonolis ha detto: “Paolo Bonolis è bravissimo, è colto, spiritoso, intelligente. Ma non si vergogna a fare tutti gli anni Avanti un altro? Ma sforzati, inventa qualcosa di nuovo. E poi tutta quella volgarità… alla volgarità ricorre chi non è bravo. La tv di oggi è fatta solo di fotocopie”.

Pippo Baudo parla della tv del passato

E poi Baudo ha anche parlato della tv del passato e ha detto: “Per Tortora avevo grande stima, ma non c’era molta amicizia, perché lui si considerava un giornalista prestato alla conduzione. Corrado aveva un’ironia pungente, cercava sempre la battuta sfottente. Con Mike invece c’è stata una vera, grande amicizia. Anche se avrebbe avuto tutti i motivi per detestarmi. Allora faceva La Ruota della Fortuna, la trasmissione andava così bene che il Tg5, che la seguiva, spesso batteva il Tg1. Il direttore del Tg1 mi chiamò, disperato, chiedendomi di trovare un rimedio. E io inventai Luna Park, che ebbe un grande successo. Così grande che La Ruota dovette chiudere”.

Invece del suo passaggio a Mediaset dice: “Sono grato a Silvio Berlusconi che mi offrì un contratto così incredibile che fece arrabbiare anche Mike. Feci Festival con Lorella Cuccarini e Gaspare e Zuzzurro. Fu un enorme successo, ma avevo nostalgia della Rai” e, infatti: “Ogni volta che finiva una puntata, pensavo: alla Rai è un’altra cosa. Parlai con Berlusconi e gli chiesi di lasciarmi andare. Lui capì il mio stato d’animo e acconsentì. ‘Ma devi pagare una penale” mi disse. Pretese il palazzetto che avevo comprato al Palatino. E glielo diedi, compreso il bar che stava al piano terra. Ma il brutto fu che la Rai non mi cercava. Passavo le giornate accanto al telefono – un telefono verde, ricordo – chiedendogli: quando squilli? Se mi chiamava qualcun altro, chiudevo in fretta la comunicazione, avevo il terrore che mi cercassero dalla Rai e non mi trovassero. Biagio Agnes, potentissimo direttore Rai, aveva sentenziato: ‘Pippo Baudo non tornerà mai più'”.