Loredana Bertè una furia sui social: “Non è proprio …”

Loredana Bertè oltre ad essere una nota cantante e artista di un certo calibro, molto amata dagli italiani da tanti anni si batte per i diritti delle donne.  Ma non solo visto che l’artista da diverso tempo ormai si parte anche per i diritti delle comunità lgbtq.  Sembra che ultimamente ed esattamente la scorsa settimana la nota artista abbia voluto pubblicare un post sui suoi profili social  dedicato sostanzialmente alla manifestazione dei Prolife. Ma cosa ha scritto la nota artista visto che poi è finita per scontrarsi contro Pillon?

Loredana Bertè, da diverso tempo si batte per i diritti delle comunità Lgbtq

Come abbiamo già avuto modo di anticipare, Loredana Bertè da diversi anni ormai è in prima linea  nella difesa dei diritti non soltanto delle donne ma anche della comunità lgbtq.   In occasione della manifestazione dei Prolife pare proprio che la nota cantante abbia voluto pubblicare un post dedicato proprio all’evento in questione. “Il corpo è mio e lo gestisco io, a costo di riprendere le botte! Il giorno successivo al mio concerto al Teatro Brancaccio di Roma, esattamente il 21 maggio scorso, ho impiegato circa 1h per fare 6 km in auto, cioè per andare dal mio hotel alla stazione di Roma Termini, rischiando anche di perdere il treno per tornare a casa a Milano, dopo 10 giorni di “vagabondaggio” tra una data e l’altra”.  Queste le parole di Loredana Bertè che ad un certo punto pare che si sia lamentata del fatto che per via di questa manifestazione la città di Roma fosse completamente paralizzata dal traffico.

Le parole della cantante sulla manifestazione dei Prolife organizzata a Roma 

 Effettivamente in vista della manifestazione “Scegliamo la vita “dei prolife guidata proprio da Pillon sembra che la città di Roma abbia subito diversi problemi. Tanti i cuori e le manifestazioni contro l’aborto ed anche contro i vaccini e l’eutanasia.”Il motivo? La città era paralizzata dalla sfilata per la manifestazione “Scegliamo la vita” dei ProLife guidati da Pillon, con cori e striscioni non solo contro l’aborto ma anche contro eutanasia e vaccini! Cioè contro diritti che mirano a tutelare la vita e la dignità delle persone, in primis le donne. Ricordo ancora il giorno in cui andammo a votare a favore dell’aborto, nel 1978, il mio amico Albertino Martozzi ed io, all’uscita dei seggi, siamo stati presi a sassate, catenate, calci e pugni da un gruppo di squadristi di estrema destra”.  Queste ancora le parole di Loredana Bertè che ha così spiegato il suo pensiero.  Ovviamente la risposta di Pillon non è tardata ad arrivare e pare che sia stato subito scontro tra i due.

La replica di Pillon 

“Vorrei tranquillizzare la Bertè, che se la prende con me per aver difeso la vita dei bambini. Cara Loredana, qui le botte non le rischi certo tu, ormai asservita al pensiero unico. Qui rischia, e di brutto, chi osa opporsi alla strage degli innocenti. Possibile che proprio tu, donna, non senta il desiderio di metterti dalla parte dei bambini che ogni giorno vengono fatti a pezzi nel grembo della loro mamma e gettati nei bidoni dei rifiuti ospedalieri? È questo il diritto che vuoi difendere? Pensaci. Magari ci regalerai una canzone sulla bellezza della vita! PS. il corpo è tuo, e puoi farne ciò che ti pare, ma il corpo del bambino non è tuo, è suo. Lasciamolo stare”.

E’ subito scontro tra i due 

Loredana Bertè però, non è rimasta a guardare e pare che abbia ancora replicato alle parole di Pillon.“Pillon mi attacca perché non è d’accordo con me. Menomale, se fosse stato d’accordo con le mie parole mi sarei preoccupata. On. Pillon, si tranquillizzi: io non ho attaccato lei, sarebbe tempo perso e se non l’ho fatto in tutti questi anni in cui lei si esprimeva nel suo solito modo…non lo faccio certo ora. Sto solo difendendo non un ‘pensiero unico’ (come lo definirebbe un complottista, alimentando una propaganda ridicola quanto pericolosa), ma il mio pensiero di donna libera che, insieme ad altri, tanti italiani si è battuta per far riconoscere una legge sacrosanta. Quindi dorma pure tranquillo, Pillon, non è proprio nei miei pensieri”.