Iva Zanicchi una furia contro Adriano Celentano: “Non sono affatto daccordo con lui”

Iva Zanicchi si scaglia contro Celentano che in passato ha difeso il Reddito di cittadinanza. Ecco il punto di vista della cantante.

Il reddito di cittadinanza è una misura economica pensata per aiutare i meno abbienti e voluta fortemente dal Movimento 5 Stelle ormai alcuni anni fa. Ad ogni modo, da tempo questa aiuto economico è finito al centro delle polemiche perché tanti italiani hanno preferito rimanere a casa e non lavorare, continuando a percepire il reddito senza far nulla.

Il reddito di cittadinanza divide ancora

Non soltanto i politici, ma anche diversi personaggi del mondo dello spettacolo in questi anni hanno espresso il loro parere sul reddito di cittadinanza e alcuni si sono mostrati a favore, altri meno. Uno di questi che si è espresso a favore del reddito di cittadinanza è stato Adriano Celentano. In queste ore però, Iva Zanicchi ha voluto in qualche modo mostrarsi contrariata nei confronti del collega e amico.

Iva Zanicchi se la prende con Adriano Celantano per il RdC

Iva Zanicchi nelle scorse ore si è scagliata contro Adriano Celentano, sul reddito di cittadinanza. Mentre Adriano Celentano ha dichiarato di essere favorevole a questa misura, Iva ha espresso il suo disappunto.«Come tutti, ho un amore fortissimo per Celentano, lo amo come artista ma non è detto che ogni volta che lui predica io sia d’accordo con lui. E in questo caso non lo sono: sulla difesa del reddito di cittadinanza la sua predica è sbagliata». Queste le parole di Iva dichiarate nel corso di un’intervista rilasciata all’Adnkronos commentando così il post di Adriano Celentano.

Il punto di vista della cantante

Ad ogni modo, la nota cantante ha voluto far sapere di essere d’accordo sul fatto che chi non ha un lavoro va difeso e aiutato, ma il governo dovrebbe intervenire per aiutare soltanto chi ha veramente bisogno. “Va bene ed è sacrosanto aiutare chi non lavora, ma se questi aiuti in modo sconsiderato vanno anche a ragazzi che il lavoro non lo cercano e restano a casa, magari sommando qualche lavoretto in nero al reddito di cittadinanza, allora non va bene: non si aiutano così, perché è diseducativo e si fa loro del male, perché l’ozio è il padre dei vizi».