Pa, ministro Madia firma circolare che dimezza permessi sindacali, sindacati in rivolta

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La Riforma della pubblica amministrazione entra in vigore e determina i primi effetti.

La prima scure si abbatte sui rappresentanti sindacali che avranno i permessi sindacali dimezzati a partire dal prossimo 1 settembre.

Quindi dal prossimo 1 settembre i rappresentanti sindacali della pubblica amministrazione potranno usufruire solo del 50% dei permessi  questo nell’ottica della spending review della spesa pubblica.

A rendere ufficiale il provvedimento è stato il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che ha firmato  lo scorso 20 agosto la circolare attuativa del provvedimento che prevedeva la diminuzione dei permessi sindacali del 50%.

Il commento del ministro sulla circolare firmata è stato postato sul sito ufficiale del Ministero della pubblica amministrazione ed è il seguente:  “La riduzione è finalizzata alla razionalizzazione e alla riduzione della spesa pubblica”.

La circolare 5/2014 dello scorso 20 agosto precisa che: “tutte le associazioni sindacali rappresentative dovranno comunicare alle amministrazioni la revoca dei distacchi sindacali non più spettanti. Il rientro nelle amministrazioni dei dirigenti sindacali oggetto dell’atto di revoca avverrà nel rispetto del contratto collettivo nazionale quadro sulle prerogative sindacali ,nonché delle altre disposizioni di tutela”.

Secondo fonti sindacali il provvedimento approvato con la riforma della pubblica amministrazione riguarderà massimo mille lavoratori statali e quindi non produrrà l’effetto voluto dall’esecutivo di un sostanziale risparmio economico.

Il taglio delle ore secondo il decreto legge di riforma alla Pubblica Amministrazione approvato prevede la razionalizzazione e la possibilità di risparmio per le casse dello stato.

Si legge nella relazione allegata al decreto legge che “la possibilità di impiegare un maggior numero di unità di personale nello svolgimento delle attività istituzionali con una conseguente ottimizzazione nell’impiego delle risorse umane”.

Con la riduzione dei permessi sindacali, secondo i tecnici del ministero della pubblica amministrazione, si avrà un taglio deciso alle sostituzioni che erano necessarie quando il lavoratore era in permesso che quantizzate avevano un costo pari  a più di 10 milioni annui.

Il Premier Renzi ha subito postato il suo commento su Twitter: “Grazie al decreto di Marianna Madia, dimezzati i distacchi e i permessi sindacali nel pubblico impiego. #italiariparte #la volta buona”.

Molto più polemici i rappresentanti sindacali, come Raffaele Bonanni segretario nazionale della Cisl, che ha così duramente commentato:  “Non sarà certo l’ennesimo taglio dei distacchi a risolvere i problemi. Però ora basta con la demagogia e il populismo: ci aspettiamo dal Governo che rinnovi i contratti dei pubblici dipendenti”.

Il tutto mentre la Camusso segretaria del Cigl prevede un autunno caldo.