Scuola, rincari boom per materiale didattico: ogni famiglia spenderà circa 800,00 euro

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Anche il settore scuola non è risparmiato da rincari e la spesa che si prevede fa venire la pelle d’oca.

Ormai mancano pochi giorni alla ripresa dell’anno scolastico e le famiglie si stanno già organizzando per far partire i propri figli muniti dell’essenziale materiale per dare inizio a questo nuovo anno 2014-2015.

La scuola comincerà verso metà del mese di settembre al massimo in un po’ tutte le regioni d’Italia e dunque è tempo di acquisti.

Le previsioni di dover mettere mano al portafoglio in modo pesante per far fronte all’occorrente da mettere nello zaino (zaino compreso) ha convinto il Codacons ad attivarsi per fare in modo che il ministero dell’istruzione si adoperi per contenere i costi legati alla spesa per la scuola.

Il Codacons ha previsto che la somma a cui ogni famiglia dovrà far fronte per garantire ai propri figli tutto ciò che serve per cominciare questo nuovo anno scolastico è di ottocento euro circa, dunque un buon 2% in più rispetto all’anno 2013-2014.

Infatti, l’elenco del materiale è presto fatto.

Libri, colori, materiale per le materie scientifiche, zaini, materiale per le attività musicali, materiale per le attività ginniche e, dunque abbigliamento, quaderni, grembiuli.

Certo la spesa può essere contenuta se gli acquisti avvengono in modo oculato non lasciandosi affascinare dal materiale troppo pubblicizzato ma si sa nei limiti del possibile ogni genitore tende ad assecondare i gusti e le richiesta dei propri figli soprattutto in una certa fascia d’età.

Pertanto, il Codacons ha interpellato il ministero dell’istruzione affinchè intervanga per contenere quanto più possibile questa spesa che pare davvero esagerata.

Anche perché non sono certo gli unici acquisti che ogni famiglia dovrà sopportare in previsione dell’inizio autunno, infatti a questa si aggiunge anche l’abbigliamento ecc.

Vedremo come il ministero dell’istruzione risponderà alla richiesta di aiuto del Codacons e se riuscirà a limare l’importo previsto in modo da far rimanere nelle tasche delle famiglie italiane  qualche euro in più.