Le feste dell’unità che si stanno svolgendo in tantissime città italiane sono l’effettivo termometro della situazione all’interno del Pd.

Dopo l’apparente armistizio tra la minoranza del partito e i pro renziani dovuta al grandissimo successo del partito alle ultime elezioni europee con il 41% dei consensi con una valanga di europarlamentari del Pd a Bruxelles ora con le recenti crepe riscontrate nell’azione di governo che non ha portato migliorie sostanziali all’economia italiane parte del partito inizia a far sentire la sua voce al premier Matteo Renzi.

Dopo Massimo D’Alema che senza mezze misure alla festa dell’Unità di Bologna dichiarò espressamente che l’azione di governo fino a quel momento era stata insoddisfacente ieri c’è stato l’autorevole intervento di un altro leader del Pd l’ex segretario Pier Luigi Bersani che ha dichiarato che il doppio incarico di premier e segretario del Pd è un problema.

Bersani alla festa dell’unità di Roma non ha esito a rispondere a domande sul premier e con la sua solita calma ha così commentato lo stato attuale del partito: È un fatto strutturale, quando il tuo segretario è capo del governo devi stare attento a quel che dici. La discussione è un pochino inibita”.

L’ex segretario del Pd Pier luigi Bersani ha auspicato che presto ci sia nel Partito Democratico una profonda riflessione sullo stato attuale della situazione con Matteo Renzi che ricopre due incarichi importantissimi quali segretario del Partito e Premier.

La lotta interne del Pd ha avuto inizio ora c’è da vedere come risponderà a queste ripetute sollecitazioni Matteo Renzi.