Caos in Emilia, indagati Richetti e Bonaccini candidati Pd alla presidenza della regione

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E’ caos in Emilia per al scelta del candidato alla presidenza della regione nel centrosinistra dopo che i due partecipanti, alle primarie Matteo Richetti e Stefano Bonaccini, risultano essere indagati dalla procura della repubblica.

I due massimi esponenti del Pd in Emilia sono indagati nell’inchiesta denominata “Spese pazze”.

Matteo Righetti per aver utilizzato impropriamente l’auto blu, mentre Stefano Bonaccini per aver effettuato delle spese senza relativa giustifica per migliaia di euro.

Sembrava in Emilia che i giochi fossero fatti con il ritiro di Richetti dalle primarie per fare in modo che non vi fosse una lotta fratricida con Stefano Bonaccini ,poi la doccia fredda della notizia prima trapelata tra i giornalisti poi appurata a mezzo dei propri legali di essere indagati entrambi.

In verità nessuno dei due ha ricevuto l’avviso di garanzia ma solo perché le indagini della procura di Bologna si chiuderanno tra circa un mese proprio in concomitanza con il giorno delle primarie previste per il 28 settembre e che ora non si sa se saranno rimandate o saranno del tutto cancellate.

I due politici del Pd emiliani Matteo Richetti e Stefano Bonaccini ricoprono un ruolo di primo piano nel partito del Pd in Emilia.

Matteo Richetti è stato consigliere regionale fino al 2012 per poi essere eletto come deputato nel 2013, Stefano Bonaccini è il segretario regionale del Pd ed è stato consigliere regionale in carica del partito.

L’elezioni per la presidenza della regione Emilia avverranno solo tra due mesi e nel Pd oramai è caccia all’uomo giusto che possa candidarsi e dopo questi scandali portare a casa un successo in una regione da sempre rossa.

Matteo Renzi sembra molto preoccupato per questa imbarazzante situazione che si è creata in Emilia e pensa di candidare uno dei suoi due uomini dell’esecutivo più influenti l’attuale ministro del lavoro Giuliano Poletti e Graziano Delrio, braccio destro dell’ex sindaco di Firenze e sottosegretario alla presidenza del consiglio.

Due nomi indubbiamente forti ma sembra che Graziano Delrio sia molto titubante ad accettare l’investitura ed anche Giuliano Poletti non faccia i salti di gioia per la possibile sua scesa in campo.